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Caso Genovese, la testimonianza agghiacciante di Kristina dalla D’Urso: “Lei camminava a gambe divaricate, non ha voluto un’ambulanza”

Durante il talk serale di Canale 5 è comparsa una testimone dei festini di Alberto Genovese, sotto torchio dai magistrati in seguito alle accuse di violenza sessuale da parte di una 18enne, avvenuta durante un party in casa sua a Milano. L'inchiesta si allarga anche al braccio destro Daniele Leali e all'ex fidanzata Sarah Borruso

lLa vicenda che ruota attorno all’imprenditore milionario Alberto Genovese, accusato di aver abusato di una 18 enne dopo averla drogata durante un party a casa sua a Milano, si fa ancora più inquietante. I magistrati stanno indagando a tutto campo e piano piano emergono altri dettagli raccapriccianti non solo relativi a quella notte. Altre vittime stanno iniziando a testimoniare e a denunciare. L’inchiesta si allarga coinvolgendo anche il braccio destro di Genovese, Daniele Leali, e l’ex fidanzata dell’imprenditore Sarah Borruso, che a quanto pare è stata diverse volte parte attiva nel circuire le vittime.

A “Live-Non è la D’Urso” è comparsa Kristina, una testimone che ha partecipato diverse volte alle feste di Alberto Genovese. “Ho deciso di parlare. Tutti lo coprivano perché purtroppo spesso erano ragazze straniere, modelle, che neppure sapevano cosa accadeva. Nessuno nel giro di Genovese ha parlato perché tutti ci guadagnavano, spesso le ragazze sono modelle straniere. Vengono solo per qualche settimana a Milano e poi vanno via. – ha detto la ragazza – La prima volta che ho conosciuto Genovese avevo 18-19 anni. Sono finita a casa sua per caso, era giorno”.

Parte attiva nel coinvolgere le ragazze in party e cene sono i “modellari”. Ci ha pensato Katrina a spiegare il loro ruolo: “Sono dei ragazzi che vanno ai casting e cercano delle ragazze per delle cene o per delle feste. Spesso le ragazze sanno che c’è droga a queste feste. Io ho frequentato Alberto Genovese per due anni. Un modellaro mi disse ‘andiamo in piscina’ e invece sono finita a casa di Alberto Genovese”.

Poi il racconto è entrato nel dettaglio: “Sono finita lì per caso. Lui ha cercato di approcciarmi, io ho detto di no. Poi è iniziata ad arrivare la droga. L’ho usata anche io di mia spontanea volontà. Gli piacevano le ragazze molto giovani e belle. Lui aveva una sindrome da sceicco, non voleva nessun uomo concorrente: tutte donne e pochi uomini alle sue feste. Sono andata via, ma siamo rimasti in contatto. Ho partecipato a una decina, forse una ventina di feste. Lui nei party era sempre molto fisico: si avvicinava a tutte le ragazze, ci ballava in modo provocante però tutti lo accettavano perché era lui che offriva”.

Durante l’intervista è emerso un fatto gravissimo che sarebbe accaduto durante una della trasferte a Ibiza. “Ho preso il suo aereo molte volte per andare a Ibiza. – ha raccontato Kristina – Una di queste eravamo quattro ragazze (di cui tre modelle), un ragazzo e appunto Alberto Genovese. Una di loro, che veniva dalla Lituana, ha cominciato a provarci con lui. Dopo poche ore si sono chiusi in camera e non li abbiamo visti per tre giorni. Poi loro sono andati a Formentera. Io non sapevo che la ragazza fosse rimasta a casa. Gli altri sono andati via, noi l’abbiamo poi ritrovata in una camera, a letto, aveva vomitato ed era addormentata nuda fra i suoi escrementi. Non so cosa sia successo, posso supporre. L’hanno messa sotto la doccia, dov’è rimasta per un’ora. Non ha voluto un’ambulanza, forse perché aveva assunto droghe. Ha smesso di parlare, camminava a gambe divaricate, immaginiamo tutti il perché, una scena che non posso dimenticare. Noi stupidamente pensavamo che fosse colpa sua, perché reduce dall’uso di sostanze stupefacenti. Oggi capisco che forse abbiamo sbagliato a giudicare. Le abbiamo chiesto di chiamare l’ambulanza, ma lei non ha voluto. Adesso mi sento molto in colpa per non aver fatto di più”.