Entro il 2021 si terrà il concorso per l’assunzione degli insegnanti di religione cattolica: sarà il secondo della storia, dopo quello del febbraio 2004. La ministra dell’Istruzione e il presidente della Conferenza episcopale italiana hanno sottoscritto l'accordo atteso ormai da tempo: l’obiettivo è coprire i posti che saranno vacanti e disponibili nel prossimo triennio
E’ una decisione storica: entro il 2021 si terrà il concorso per l’assunzione degli insegnanti di religione cattolica. A circa diciassette anni dalla prima, e finora unica, procedura concorsuale ordinaria bandita nel febbraio 2004 in attuazione della Legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della religione cattolica, oggi pomeriggio la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti, hanno sottoscritto l’intesa sul concorso necessaria per poter procedere con il bando vero e proprio che sarà emanato nelle prossime settimane.
L’obiettivo è quello di coprire i posti che saranno vacanti e disponibili nel prossimo triennio. Nel “patto”, sottoscritto in videoconferenza, si ricorda che la procedura concorsuale è bandita nel rispetto dell’accordo di revisione del Concordato lateranense stipulato tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana il 18 febbraio 1984. Le regole del concorso sono chiare e definite nell’intesa. Tra i requisiti di partecipazione alla procedura concorsuale “è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana rilasciata dal responsabile dell’ufficio diocesano competente nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di concorso”.
Il testo ricorda che i posti messi a bando nella singola Regione sono per il “personale docente di religione cattolica, in possesso del riconoscimento di idoneità, che abbiano svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, nelle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione”. Siglando il provvedimento, il cardinale Bassetti ha ricordato che “il prossimo concorso costituisce un passaggio importante non solo per la stabilizzazione professionale di tanti docenti, ma anche per la dignità dello stesso insegnamento, frequentato ancora oggi – a 34 anni dall’avvio del nuovo sistema di scelta – da una larghissima maggioranza di studenti”.
Soddisfatta anche la ministra Azzolina: “Ringrazio la Cei per la collaborazione che ci ha consentito di arrivare a questa intesa che va nella direzione di tutelare le aspirazioni degli insegnanti di religione cattolica che, anche in questo periodo così complesso, hanno lavorato alacremente, in sinergia e armonia con tutto il personale scolastico, per garantire l’effettività del diritto allo studio delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Insegnanti che, facendo valere competenze e merito con il concorso, potranno entrare in ruolo e proseguire il loro percorso professionale con maggiore stabilità”.
Un provvedimento particolarmente atteso da questi docenti che per anni hanno chiesto di essere tutelati attraverso un concorso che consente loro di essere alla pari dei colleghi curriculari. Ora si tratta, Covid permettendo, di definire le date degli esami che dovranno essere in ogni caso entro il prossimo anno.