Al momento “non ci sono prove” che la variante del coronavirus scoperta in Gran Bretagna “si comporti in modo diverso”. Così la dottoressa Maria Van Kerkhove dell’Organizzazione mondiale della sanità, intervenendo durante il briefing sul Covid-19. “Sì, ci è stato riportato (della nuova variante ndr.). Ma questa è una variante N501Y, che viene già monitorata dal Virus Evolution Working Group – ha spiegato Van Kerkhove – nel contesto delle varie mutazioni del virus scoperte nei visoni in diverse parti del mondo”. “Quello che dovete capire – ha continuato – è che l’organizzazione mondiale della sanità lavora insieme a scienziati in tutto il mondo, e valuta ogni singola variante che è stata identificata per capirne il significato in termini di comportamento del virus, della sua capacità di trasmettere o di far sviluppare una diversa forma di malattia. Questi studi sono in corso in Gran Bretagna, e c’è una discussione ancora in corso in chat con il nostro gruppo di lavoro su questo”. Prendendo la parola dopo altri membri dell’organizzazione mondiale della sanità, la dottoressa ha poi specificato che al momento “non ci sono evidenze che la variante si comporti in maniera diversa”, anche se gli esperti stanno verificando “se ci sono cambiamenti nel comportamento con gli anticorpi neutralizzanti”. “Questo sarà testato per ogni variante”, ha specificato, assicurando che l’Oms “informerà di ogni cambiamento”.