Attualità

Diego Dalla Palma: “Un prete si era invaghito, veniva ogni sera. Il mio difetto? Un’insaziabile fame sessuale”

Il truccatore delle dive si è raccontato a Oggi è un altro giorno su RaiUno

di F. Q.

Settant’anni compiuti da poco, una malattia che lo ha messo a dura prova. Diego Dalla Palma, storico truccatore dei vip, ha raccontato tutto, ospite di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno su RaiUno. Si è trattato di un un viaggio indietro nel tempo: “Dovevo morire, siamo arrivati in ritardo all’ospedale perché nevicava e non esistevano gli spartineve. Ero già entrato in coma, avevano dato poche speranze a mia madre ma fortunatamente c’è stato qualche movimento delle ciglia. È stato un momento che mi è servito per innamorarmi della morte tanto quanto della vita”. Un racconto che parla di morte e rinascita ma anche di un presente in cui Dalla Palma non rinnega le sue attitudini: “Ho un difetto orrendo, non so essere sessualmente fedele e questo ha minato tutti i rapporti con uomini e donne”, ha detto riferendosi a una insaziabile “fame sessuale”. Poi la narrazione è tornata all’infanzia: “Sono stato bullizzato perché ero effemminato. Io ero un bambino isolato e introverso dopo la malattia, mi prendevano in giro. Questo mi ha dato un forte senso di rivalsa: uno mio e uno di mia madre, che aveva altre ambizioni”. Il truccatore ha specificato di amare Gesù Cristo e di essere “pazzo di gioia” nel sentire Papa Francesco. Eppure un ricordo terribile lo lega alla chiesa: “Non sono qua per dire cosa abbiamo subito, quello è il passato e bisogna andare avanti, un prete di Gubbio si era invaghito di me e la sera veniva insieme a dei vinili di musica classica. Ma non provavo rancore, non ho avuto l’idea di dovermi confessare e ribellare: mi sembrava che fosse il prezzo da pagare per essere lì a studiare, a coltivare l’arte”.

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