Non solo Corrado Augias. Anche l’ex sindaco di Bologna Sergio Cofferati, l’ex ministra Giovanna Melandri e la giornalista e intellettuale Luciana Castellina hanno deciso di riconsegnare la Legion d’Onore alla Francia dopo che l’Eliseo ha conferito il più alto riconoscimento del Paese al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Un gesto compiuto, come spiegato ieri dallo scrittore, per rispetto di Giulio Regeni, vista la mancata collaborazione dell’Egitto alla ricerca di verità per il suo assassinio e le continue violazioni dei diritti umani che hanno caratterizzato il governo del generale.
“Per il mio modo di intendere il mondo, non è dato che io mi trovi in compagnia di al-Sisi”, ha spiegato l’ex segretario generale Cgil motivando la sua decisione. E spiega che il riconoscimento gli era stato dato, guarda caso, “per il mio lavoro nella difesa dei diritti dei bambini e contro lo sfruttamento dei minori. Il tema della mia Legion d’Onore erano i diritti universali che adesso vedo calpestati dalla scelta di Macron“, che ha cercato di nasconderla impedendo la diffusione di comunicati, foto e video della cerimonia in onore di al-Sisi.
L’ex sindaco del capoluogo emiliano ha poi concluso chiedendo un’azione corale dell’Europa sulla questione diritti umani in Egitto: “L’Europa deve muoversi unita con il governo egiziano. Ma anche l’Italia deve fare la sua parte, ritirando al più presto l’ambasciatore al Cairo“.
“Sento, a fronte di quanto accaduto, il dovere politico e morale di rinunciare, con rammarico, al titolo di ufficiale delle Arti e delle Lettere della Repubblica francese”, ha scritto l’intellettuale Castellina nella lettera inviata all’ambasciatore Masset. Anche lei spiega la decisione dicendo che il conferimento della Legion d’Onore ad al-Sisi “costituisce un dolore per chi come me, e tanti italiani, si sente così legato alla Francia. È una brutta pagina della storia di questo Paese. Un gesto, aggiungo, stupefacente, che nessuno si sarebbe aspettato dalla Repubblica francese”.