Sony Xperia 5 II è lo smartphone migliore che l’azienda giapponese ha prodotto negli ultimi anni. Era dai tempi degli smartphone della famiglia Compact di Sony che non avevamo modo di provare un dispositivo così piacevole, dalla qualità premium e che allo stesso tempo non rinuncia a vantare specifiche che gli utenti ormai si aspettano da un top di gamma.
Certo, non è perfetto ma nessuno smartphone lo è. Sony sembra però aver continuato sull’ottima strada intrapresa con Xperia 1 II, migliorando alcuni fattori chiave e proponendo finalmente uno smartphone che è facile da consigliare nonostante un cartellino del prezzo pericolosamente vicino ai 1000 euro ed un target decisamente di nicchia.
Design
Sony ha accontentato i fan dei telefoni piccoli e maneggevoli. Xperia 5 II potrebbe forse essere considerato grande se confrontato con il campione della categoria extra-small iPhone 12 Mini tuttavia, confrontandolo con la quasi totalità dei prodotti top di gamma in commercio, le sue dimensioni sono una ventata d’aria fresca per il mercato mobile.
Con le sue misure di soli 158 x 68 x 8 mm ed un peso di 163 g, il piccoletto di casa Sony dimostra che non c’è bisogno di un corpo dalle dimensioni al limite dell’inutilizzabile per poter includere tutto l’hardware da top di gamma di cui si ha realmente bisogno.
Le linee di design non si discostano troppo dai prodotti recenti di Sony, Xperia 5 II è composto dal classico sandwich di vetro con in mezzo una cornice metallica. A proteggere il display ed il retro del dispositivo ci pensano due lastre di Gorilla Glass 6 leggermente curvate ai bordi, quel tanto che basta a migliorare l’ergonomia. Non sono un fan della finitura lucida data alla tondeggiante cornice in metallo, la quale si riempie inevitabilmente di impronte come il resto dello smartphone, tuttavia essa dona al prodotto un look di alta qualità.
Alcuni potrebbero definire il design di Sony Xperia 5 II datato e noioso, io preferisco definirlo classico e senza tempo. Sony ha giocato nuovamente sul sicuro, puntando a linee semplici che difficilmente susciteranno reazioni contrastanti nell’utenza.
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Unica nota stonata in un prodotto che predilige la comodità e la praticità all’eccesso e alla stravaganza è la presenza di un tasto dedicato a Google Assistant, posto fastidiosamente tra il pulsante di sblocco e il tasto a doppia corsa dedicato alla fotocamera. Se proprio non si poteva evitare avrei preferito fosse posto per lo meno sul lato opposto dello smartphone.
Il pulsante di accensione integra in questo caso un lettore di impronte digitali capacitivo veloce e affidabile, niente da segnalare se non la potenziale scomodità di utilizzo per una persona mancina.
Nell’angolo superiore destro, sopra al display, Sony ha trovato lo spazio per includere in Xperia 5 II persino un LED di notifica RGB, una caratteristica più unica che rara al giorno d’oggi. Sul lato sinistro è presente l’iconico carrellino dedicato a SIM e Memory Card estraibile senza bisogno di una “graffetta”.
Display
Lo schermo OLED HDR da 6,1 pollici di Xperia 5 II è uno dei cavalli di battaglia di questo terminale. Il rapporto di forma allungato CinemaWide 21:9 rende lo smartphone piacevolmente utilizzabile anche con una sola mano nonostante l’altezza, mentre la qualità del pannello e le sue caratteristiche uniche non vi faranno mai rimpiangere gli smartphone di altri brand o diagonali maggiori.
Il display ha una risoluzione di 2520 x 1080 pixel che su questa diagonale di traduce in una densità di pixel di 449 ppi. Non sono tuttavia né la risoluzione né la densità di pixel a rendere questo OLED unico nel suo genere. Sony Xperia 5 II può vantare una frequenza di aggiornamento di 120 Hz, dato che già trasforma completamente l’esperienza d’uso di uno smartphone se confrontato con i classici display a 60 Hz, e quella che l’azienda chiama tecnologia di riduzione delle sfocature da movimento a 240 Hz, stessa frequenza utilizzata per il campionamento della superficie touch.
Non basta, Sony utilizza in questo piccolo gioiellino un pannello con profondità di colore a 8 bit con gradazione tonale a 10 bit grazie alla tecnologia X1 ereditata dall’esperienza con i televisori Bravia. Esso è in grado di coprire il 100% della gamma colore DCI-P3, supporta la gamma colore REC.2020 ed è calibrato con la tecnologia CineAlta dell’azienda ispirata ai monitor professionali. Dalle impostazioni è inoltre possibile calibrare il display secondo i propri gusti e le proprie esigenze.
La tecnologia OLED permette al display di essere sufficientemente luminoso (supera i 600 nit) per essere utilizzato senza alcun problema all’aperto e garantisce una luminosità minima davvero bassa e ottima per le stanze buie. Il livello di contrasto è ovviamente praticamente infinito vista la particolarità degli OLED di avere pixel auto illuminanti che vengono fisicamente spenti quando devono mostrare il colore nero.
In generale, anche solo utilizzare lo smartphone per la visione di contenuti multimediali è stato un vero piacere. Le bande nere ai lati di video e foto mostrati a schermo intero sono inevitabili con questo form factor, un compromesso che siamo disponibile ad accettare volentieri in cambio di un pannello dalla qualità così alta e dalla maneggevolezza incredibile.
Non manca ovviamente l’always on display con orologio personalizzabile, icone di notifica e percentuale della batteria residua.
Le cornici che circondano il display sono state ridotte al minimo che sia possibile ottenere senza introdurre notch o fori nel pannello. Sony si è spinta così all’estremo da aver addirittura “tagliato” parte della circonferenza del foro dedicato alla fotocamera frontale nella cornice superiore per ridurne l’ingombro.
Fotocamera
Basterebbe una sola parola per riassumere la gioia nel provare le fotocamere di questo smartphone: finalmente! Sony, come già fatto per la prima volta con il suo attuale top di gamma Xperia 1 II, ha finalmente fatto comunicare il proprio team Alpha che si occupa di produrre alcune delle mirrorless più apprezzate sul mercato con il team Xperia. Inoltre, essendo il produttore della maggioranza dei sensori fotografici utilizzati sugli altri smartphone, poteva esimersi dall’utilizzare il miglior hardware fotografico a disposizione?
Sony Xperia 5 II dispone di tre fotocamere, tutte da 12 megapixel e con lenti Zeiss T* ma dalla diversa lunghezza focale:
- Ultragrandangolare: f/2.2, sensore Exmor RS da 1/2,55″, lunghezza focale equivalente 16 mm, 124° di campo visivo
- Grandangolare: f/1.7, sensore Exmor RS™ da 1/1,7″, lunghezza focale equivalente 24 mm, 82° di campo visivo
- Teleobiettivo: f/2.4, sensore da 1/3,4″ (non specificato), lunghezza focale equivalente di 70 mm, 34° di campo visivo
La qualità degli scatti è ottima e ciò che colpisce è l’incredibile consistenza tra i colori dei vari sensori. Scattate tre foto in rapida successione, una per lente, e sarà veramente difficile trovare delle differenze nella gestione dell’elaborazione dell’immagine. Questo è un risultato importantissimo poiché permette all’utente di godere di un’esperienza fotografica coerente indipendentemente dalla lente utilizzata, un po’ come sulle mirrorless del brand.
Purtroppo al buio la qualità diminuisce sensibilmente e la mancanza di una modalità notte dedicata è ciò che differenzia questo smartphone dalla concorrenza. Il problema si riduce però alla qualità degli scatti effettuati con l’app Fotocamera “base”, ovvero quella che la maggior parte degli utenti utilizzeranno ogni giorno per il classico “punta e scatta”. Sony in questo caso rimane molto indietro rispetto alla concorrenza, tuttavia potrebbe esserci un motivo alla base di questi risultati: le applicazioni Photography Pro e Cinematography Pro.
Le due modalità professionali per foto e video sono separate dall’applicazione principale di Sony. Ciò può essere dato dal fatto che l’azienda forse non vuole sommergere gli utenti con una quantità di opzioni che rendono la fotografia incredibilmente complessa per chi non ha esperienza, oppure causato dal software che gestisce i sensori fotografici ed elabora le immagini.
L’app Photography Pro permette il completo controllo degli scatti tramite un’interfaccia ereditata dalle mirrorless Sony. Il menu è praticamente identico, con alcune piccole modifiche necessarie per permettere l’utilizzo di tutte le funzioni su uno smartphone che è ovviamente privo dei selettori e dei pulsanti fisici di una vera macchina fotografica.
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Gli scatti ottenibili in modalità manuale sono semplicemente unici, non esiste altro smartphone in commercio (ad eccezione di Xperia 1 II) che permetta davvero di simulare in modo così accurato l’utilizzo di una vera e propria mirrorless ed un controllo così preciso delle impostazioni di scatto. È persino possibile utilizzare Xperia 5 II per l’astrofotografia, nonostante non abbia una funzione dedicata agli scatti notturni, con risultati ineguagliabili dalle modalità di scatto manuali della concorrenza.
Persino gli scatti in modalità automatica catturati con Photography Pro sono migliori di quelli ottenibili con l’applicazione classica, motivo per cui sono convinto lavorino gestendo i sensori e l’elaborazione delle immagini in modo molto diverso.
Semplicemente fantastica la possibilità di scattare fino a 20 immagini al secondo con un AF continuo fino a 60 volte al secondo. Real Time Eye AF per persone e animali funziona in maniera eccelsa. Poter salvare gli scatti in RAW è la ciliegina sulla torta e permette agli appassionati di fotografia di divertirsi come non mai con uno smartphone.
Un ragionamento simile vale anche per Cinematography Pro, realizzata basandosi sull’esperienza di Sony con le videocamere CineAlta. Sony Xperia 5 II è in grado di registrare video in 4K fino a 120fps in HDR anche in modalità manuale e in formato 21:9.
Purtroppo non tutti sono appassionati di fotografia o videomaking e tutto questo significa poco per l’utente medio che rimarrà bloccato con gli scatti mediocri ottenibili con l’applicazione predefinita. Il punta e scatta è ottimo all’aperto ma già diventa mediocre negli scatti con illuminazione artificiale per poi diventare quasi inutilizzabile al calare della notte.
Le modalità manuali sono divertenti e fantastiche, tuttavia non sempre si ha tempo per regolare le varie impostazioni con conseguente risultato di perdersi lo scatto perfetto. Scatto perfetto che Sony Xperia 5 II potrebbe mancare persino con l’app classica a causa della qualità decisamente sottotono delle foto per la fascia di mercato in cui si ritrova.
Prestazioni ed autonomia
Sony ha preso una decisione molto importante quando ha deciso di progettare Xperia 5 II: l’azienda giapponese voleva un vero top di gamma dalle dimensioni “compatte” ed è riuscita nel proprio intento senza alcuna rinuncia visibile o percepibile.
A bordo di questo piccolo fuoriclasse abbiamo un chip Qualcomm Snapdragon 865 corredato di tutto l’hardware necessario al funzionamento della connettività 5G. Sony è riuscita ad includere un chip da primo della classe, il modem-RF Snapdragon X55 e le antenne necessarie al 5G, 8 GB di memoria RAM, 128 GB di memoria interna, uno slot ibrido Dual SIM nella quale è possibile inserire una scheda di espansione MicroSD, un jack per le cuffie, due speaker stereo, un LED di notifica, un display di qualità sopraffina, una batteria capiente e persino il sistema di vibrazione dinamica.
Tutto questo in un corpo compatto, elegante e protetto dall’ingresso di acqua e polvere secondo lo standard IP65/IP68. La concorrenza non ha davvero più scuse per escludere caratteristiche fondamentali a causa della “mancanza di spazio”.
Inutile dire che la mia esperienza di utilizzo con Xperia 5 II durante il periodo di prova è stata praticamente priva di alcun tipo di problema. L’unico appunto che vorremmo fare parlando dello smartphone è che, nonostante le caratteristiche tecniche di alto livello lo consentano, sicuramente non è adatto a chi è alla ricerca di uno smartphone per il gaming a causa della dimensione ridotta del display. Ad ogni modo non è quello il tipo di pubblico che Sony ha cercato di ammaliare con questo prodotto e giocare di tanto in tanto non è ovviamente un problema.
La batteria da 4000 mAh è promossa a pieni voti. Sony Xperia 5 II non è un batteryphone, tuttavia non ho mai avuto difficoltà a raggiungere la fine delle giornate, nemmeno le più intense. Con una media di tempo di schermo acceso che oscilla tra le 5 e le 6 ore su una giornata di 15-16 ore, sicuramente è in grado di accontentare qualsiasi tipo di utente. Non aspettatevi, però, di riuscire a portare a termine la giornata se vi siete scordati di collegarlo in ricarica la sera prima.
Fortunatamente lo smartphone supporta la ricarica rapida secondo lo standard Power Delivery fino a 21W tramite la porta USB 3.1 Tipo-C. Parlando della porta USB vale la pena ricordare che Xperia 5 II supporta l’uscita video tramite cavo Tipo-C con supporto DisplayPort o cavo adattatore da USB Tipo-C a HDMI fino alla risoluzione 4K a 60fps.
Non mancano le varie funzionalità software per la gestione della batteria che Sony sviluppa e utilizza da ormai tempo immemore. La modalità Stamina e le varie funzioni di risparmio energetico avanzato permettono a Xperia 5 II di allungare la propria resistenza in caso di necessità. Lo smartphone è persino in grado di imparare le vostre abitudini e rallentare la velocità di ricarica in modo da raggiungere il 100% solo pochi minuti prima del momento in cui solitamente lo scollegate dal caricatore, in questo modo preserva l’integrità della cella agli ioni di Litio.
Audio
Se c’è un altro settore in cui Sony ha dimostrato di metterci quel pizzico di impegno in più che personalmente mi aspetterei anche dalle altre case produttrici di smartphone è l’attenzione all’esperienza di ascolto. Con e senza cuffie.
Xperia 5 II non solo mantiene il jack da 3,5 mm per chi ancora non vuole arrendersi al mondo del wireless e preferisce utilizzare le proprie cuffie di alta qualità con il filo, ma permette la gestione dell’audio con pre-set ed equalizzatori a livello di sistema. Lo smartphone è certificato Dolby Atmos, supporta l’utilizzo di DSEE Ultimate per il miglioramento delle sorgenti audio compresse e la decodifica hardware 360 Reality Audio.
Ovviamente non manca il Bluetooth 5.1 con supporto a tutti i più svariati codec audio tra cui il sempre ottimo LDAC, precedentemente esclusiva Sony e parte integrante di Android sin dalla versione 8.0.
L’azienda non ha rinunciato ad includere in Xperia 5 II due speaker stereo frontali dal volume e dalla qualità decisamente sopra la media in due piccole fessure sopra e sotto il display. È possibile utilizzare anche l’originale sistema di vibrazione dinamica esclusiva del brand, il quale fa letteralmente vibrare lo smartphone in base ai bassi della traccia audio in riproduzione per aumentare l’immersione nei contenuti multimediali come la musica o i video. Funzione regolabile o disattivabile.
Software
L’azienda giapponese è una delle poche ad aver resistito negli ultimi anni alla tentazione di personalizzare i propri smartphone con inutili skin che appesantiscono l’esperienza o introducono funzioni solo per il dovere di farlo, senza una reale utilità pratica. Probabilmente l’esperienza con la vecchia UI Timescape (se ve la ricordate siete dei fan si lunga data) ha insegnato al gigante che è molto meglio “poco e bene” che “troppo e male”.
A bordo di Sony Xperia 5 II troviamo Android 10 con le ultime patch di sicurezza disponibili. Sony si è rivelata sempre rapida con l’aggiornamento delle patch, un po’ meno con i major upgrade di Android anche se si comporta decisamente meglio di moltissimi altri brand. Sono sicuro che Android 11 su questo dispositivo arriverà molto presto, assieme a tutte le novità che l’ultima release dell’OS propone.
Sony si è concessa solo un piccolo peccato e riguarda le applicazioni preinstallate nel dispositivo. Mentre tutte le app Sony e di terze parti che la procedura iniziale consiglia di installare sono facoltative, Call of Duty è tra le app già presenti sullo smartphone. Ancora meno accettabile è il fatto che l’app risulta attiva anche senza averla mai aperta manualmente già dal primo avvio e non è disinstallabile ma solo disattivabile. Una pratica che trovo inaccettabile, soprattutto per giochi o app social che dovrebbero sempre e comunque rimanere discrezione dell’utente.
Sony è l’unica a farlo? Sicuramente no, questo non cambia però le cose e non vorrei mai che in futuro l’iniziativa si allargasse ad ulteriori bloatware come già accade sui dispositivi di altri marchi.
Fatta eccezione per la parte di software che gestisce display, audio e batteria di cui vi ho già parlato nelle altre sezioni della recensione, Sony ha aggiunto delle funzioni decisamente utili al proprio software, il tutto senza appesantire troppo l’esperienza d’uso. Sul lato destro dello schermo è presente un collegamento rapido alle app più utilizzate e ad alcuni comandi rapidi. Molto comoda la possibilità di sfruttare questo collegamento “a portata di pollice” per l’attivazione della modalità ad una mano, per l’apertura dell’area di notifica o per la gestione dello schermo diviso.
Sony è l’unico brand al mondo a gestire il multitasking nel modo più logico in caso di due app aperte in contemporanea. Accedendo alla schermata delle app aperte quando si stanno utilizzando due app in contemporanea con lo schermo diviso, saranno visualizzati due diversi caroselli che vi permetteranno di gestire entrambe le metà del display. Niente più strani passaggi tra le app recenti per scegliere cosa visualizzare in alto e cosa in basso!
Conclusioni
Come detto in apertura Sony Xperia 5 II è lo smartphone migliore che l’azienda giapponese ha prodotto negli ultimi anni ed è finalmente uno smartphone facile da consigliare nonostante il prezzo di 899 euro.
È davvero difficile trovargli dei difetti così grossi da minare la fantastica esperienza d’uso che Sony ha preparato e, se siete appassionati di foto e video, difficilmente è possibile trovare uno smartphone con delle fotocamere così versatili e divertenti.
Quello dei fotografi e videomaker che vogliono uno smartphone dalle funzioni avanzate per sostituire la propria fotocamera è tuttavia un mercato di nicchia e che non aiuterà di certo Sony a tornare alla fama di un tempo, né a dominare la classifica degli smartphone più venduti.
Il prodotto è realizzato in maniera ottima, non lascia quasi nulla al caso e gioca così sul sicuro che potrebbe quasi essere definito noioso. Sony non tenta di stupire con fotocamere a periscopio o motorizzate, funzioni software esagerate oppure un design polarizzante e forse il conformismo estremo è ciò che più penalizza Xperia 5 II sul mercato attuale. Tutto funziona eccellentemente ma non c’è nulla che faccia strabuzzare gli occhi anche all’utente medio che difficilmente lo noterà mimetizzato tra le decine di concorrenti nelle vetrine dei negozi.
Se invece desiderate la miglior fotocamera manuale disponibile in uno smartphone questo è il prodotto da scegliere e di gran lunga. Sempre che riusciate a trovarlo nel vostro negozio di fiducia.