Verso la chiusura del processo per il crac dell'istituto veneto che ha lasciato a mani vuote circa 120mila risparmiatori. Per gli altri imputati, tre ex vice direttori generali e un ex consigliere, la richiesta è di almeno 8 anni
Dieci anni di reclusione. È la condanna richiesta dal pubblico ministero di Vicenza, Luigi Salvadori, per l’ex presidente della Banca Popolare del capoluogo veneto, Gianni Zonin al termine del processo per il crac dell’istituto e il conseguente azzeramento dei titoli in mano a quasi 120mila risparmiatori.
Quanto agli altri imputati, le richieste sono state di 8 anni e 6 mesi per gli ex vice direttori generali Emanuele Giustini e Paolo Marin, di 8 anni e 2 mesi per l’ex consigliere Gianmarco Zigliotto, e 8 anni per l’ex vice direttore generale Andrea Piazzetta.