Sentenza e pena definitiva per Edson Tavares, l’ex compagno di Gessica Notaro, accusato di averla perseguitata e sfregiata con l’acido. È stata confermata dalla Cassazione la condanna a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni. L’uomo era stato condannato dalla Corte di appello di Bologna il 15 novembre del 2018. I supremi giudici hanno respinto il ricorso della difesa dell’imputato come richiesto nella sua requisitoria, la sostituta procuratrice generale della Cassazione, Antonietta Picardi. Tavares è detenuto in carcere, condannato per l’agguato sotto casa della Notaro, avvenuto il 10 gennaio 2017 a Rimini, e per stalking, perpetrato per un lungo periodo nei confronti della vittima. Ex modella e ora showgirl Gessica Notaro ha dovuto subire moltissimi dolorosi interventi chirurgici e la lesione a un occhio è permanente.

I giudici di secondo grado avevano definito la violenza con l’acido come la “plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima, privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola ‘possedere’ egli stesso”. La sentenza ha anche confermato l’espulsione dall’Italia di Tavares a fine pena e i risarcimenti alle parti civili, cioè Gessica, difesa dagli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi e l’associazione Butterfly, che si batte contro la violenza sulle donne, rappresentata dall’avvocato Elena Fabbri

“Finalmente sono state accertate fino in fondo le responsabilità di Tavares. Oggi c’è una sentenza resa nel nome del popolo italiano che dice a Gessica come sono andate le cose, anche se lei lo sapeva già dall’inizio”. dicono all’Adnkronos gli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi. “Si è sempre sostenuto che questo processo avesse esiti negativi per Tavares per via del tam tam mediatico. Una favola – sottolineano i due avvocati – smentita irrevocabilmente oggi dai supremi giudici. Ora non c’è alcun alibi che tenga. Tavares è l’uomo che ha sfregiato Jessica nel volto e anche nell’animo”.

“Il fatto che il ricorso sia stato dichiarato ammissibile ci porta non solo a provare soddisfazione professionale ma anche ad affermare che i motivi dedotti erano suffragati da questioni di diritto di rilievo indubbio. Chiaramente dispiace il rigetto nel merito su cui per esprimere un commento toccherà attendere le motivazioni. Di certo rimane un processo indiziario come osservato dallo stesso presidente della sezione della Corte ed occorrerà riflettere se tale tipologia di giudizio sia compatibile con l’ordinamento giuridico soprattutto quando l’imputato continua a professarsi innocente – ribattono i difensori dell’imputato, Riccardo Luzi e Alessandro Pinzari – Vedremo in seguito di esaminare altri eventuali ricorsi anche se rimane l’amara sensazione di un accertamento processuale incompleto di una vicenda con indubbi eccessi mediatici”.

Gessica Notaro fu aggredita il 10 gennaio 2017 sotto. Dieci anni prima aveva partecipato a Miss Italia 2007 con la fascia di Miss Romagna. Dopo alcune esperienze televisive decide però di lasciare il mondo dello spettacolo per lavorare come addestratrice al Delfinario di Rimini ed è lì che incontra. “È stato l’amore più grande della mia vita, nonostante i tradimenti e le difficoltà nel rapporto per via degli atteggiamenti di lui. Ma non riuscivo a lasciarlo”. Poi, “quando ho iniziato a vedere le cose con lucidità ho preso forza e mi sono decisa a lasciarlo“, racconterà lei stesso al processo, riferendo anche le agghiaccianti minacce del capoverdiano: “Me la pagherai e ti rovinerò la vita senza toccarti con un dito”. L’uomo inizia a perseguitarla, fino a quando scatta l’agguato.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Calabria, “incarichi in cambio di un terreno”: indagato l’ex consigliere regionale Parente (Fi)

next
Articolo Successivo

Crac Banca Popolare di Vicenza, la Procura chiede dieci anni per l’ex patron Gianni Zonin

next