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Il calendario 2021 del Codacons con 12 foto di modelle nude (e la possibilità di votare la “preferita”). La fotografa: “Il concorso? Lo boccio”

Monta la polemica sui social e tra chi ha preso una netta posizione c'è Carlo Calenda: "ll calendario del Codacons con tanto di votazione delle modelle. L'iniziativa è coerente con i loro obiettivi statutari e l'idea di donna è l'unica che il solitario neurone di Rienzi (presidente dell'associazione) riesce a concepire"

di F. Q.

Si chiama Italienza, crasi tra italianità e resilienza, ed è il calendario 2021 del Codacons. Un calendario che ha suscitato una marea di polemiche. Il motivo? Intanto, il soggetto: 12 modelle nude, “protagoniste dei 12 scatti in bianco e nero del calendario, tratto distintivo dello stile dei lavori della fotografa romana Tiziana Luxardo“, si legge in una nota dell’associazione. Le modelle hanno addosso solo una mascherina tricolore e nel layout c’è posto per i francobolli di 12 borghi italiani. Non è tutto: il Codacons invita gli utenti a votare l’immagine preferita tra quelle che ritraggono le modelle per aggiudicarsi una copia autografata. Ed è scoppiato il caos. Moltissimi i commenti social: “Sessista“, “L’immagine della donna mercificata da chi ‘pontifica’ sulle moralità altrui”, “Il “nuovo” calendario del #Codacons (quelli della morale altissima, purissima e levissima). Una femmina nuda con mascherina tricolore + francobollo e baci dal paesello”, “Quando credete che il #codacons avesse raggiunto il fondo con la ridicola denuncia ai #ferragnez, sappiate che ha continuato a scavare. Molto”.

Questi sono solo alcuni tra i tweet che chiedono spiegazioni e anzi, di “ritirare” il calendario. Stesso tenore per quel che riguarda le opinioni espresse sulla pagina Facebook dell’associazione dei consumatori. E tra chi ha voluto prendere una posizione netta c’è anche Carlo Calenda, leader di Azione: “Il calendario del Codacons con tanto di votazione delle modelle. L’iniziativa è coerente con i loro obiettivi statutari e l’idea di donna è l’unica che il solitario neurone di Rienzi (presidente dell’associazione) riesce a concepire“. La polemica infuria e la fotografa Luxardo ha chiarito la sua posizione: “Difendo i nudi artistici del mio calendario, ma l’idea del concorso la boccio, non mi appartiene, è stata una scelta del Codacons, sono sempre stata femminista, ho fatto calendari sulla disabilità, contro la violenza, volevo celebrare la bellezza dell’Italia non certo mercificare il corpo delle donne”. E il Codacons, cosa voleva celebrare? “Il ritorno alla vita dopo la pandemia”. Viene da chiedersi come si sia arrivati a questa scelta, con tanto di concorso declamato sui social.

Come sempre riceviamo e come sempre pubblichiamo
Il Codacons non ha promosso alcun concorso per votare la modella preferita ma, contrariamente a quanto da voi affermato, e come si evince chiaramente dal nostro sito, ha invitato i propri iscritti a votare la foto artistica preferita tra quelle realizzate dalla Luxardo per il calendario Codacons. Contrariamente a quanto da voi affermato, il calendario non ha alcuno intento sessuale o pornografico, ed è stato definito dal critico d’arte Vittorio Sgarbi “una grande lezione di accademia del nudo” che nulla ha a che vedere col sesso o con l’erotismo, perversione che forse esiste solo nella testa e negli occhi di chi ha firmato il vostro pezzo.

Ilfattoquotidiano.it ha operato la correzione richiesta dal Codacons e il lettore potrà giudicare qual è la differenza. Per il resto, come si può notare senza particolari sforzi, si tratta di un pezzo di cronaca che peraltro – a dispetto di ciò che sostiene la nota dell’associazione – non afferma mai che il calendario ha intenti sessuali o pornografici. Anche per questo motivo ilfatto.it respinge la strampalata accusa di “perversione”.

Il calendario 2021 del Codacons con 12 foto di modelle nude (e la possibilità di votare la “preferita”). La fotografa: “Il concorso? Lo boccio”
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