È proprio vero. Il Premier Conte si muove come se fosse in un vecchio programma di Ambra Angiolini, dove al suo orecchio arrivano i “consigli” di Rocco Casalino, travestito da Gianni Boncompagni. Al suo fianco i grandi miracolati della politica italiana, dai consensi inesistenti, che si atteggiano ai grandi statiti. Il duo Boccia-Speranza è già un programma dove il titolo fa capire il finale.
Veniamo al sodo. Mentre in varie parti del mondo le vaccinazioni sono state già iniziate, i dati sono già pubblicati e si procede in sicurezza, noi abbiamo un Governo o quantomeno i tre moschettieri della Repubblica del Grande Fratello. Mentre il Premier, con l’articolo 180 del dl Rilancio del suo Governo, ha permesso al suocero di ottenere una sanzione amministrativa al posto di una condanna ottenuta per patteggiamento per peculato, gli italiani continuano a subire una gestione confusa e pericolosa della pandemia. Il tutto con il silenzio complice di una buona parte dei grandi moralisti a corrente alternata e dei grandi opinionisti.
Stessa cosa per il tentativo maldestro del Premier di voler sostituire i ministri con 300 commissari e i Servizi segreti con una fondazione. Insomma, tutti argomenti che in altri casi avrebbero sollevato un maremoto giornalistico e scandalistico.
Se solo dovessimo utilizzare il linguaggio grillino-populista dovremmo partire dal caro e vecchio elemento di falsificazione di massa del cosiddetto “premier non eletto”. E si, Conte non eletto, non rappresenta nessuno. Ma al contrario dei grillini noi sappiamo che il Presidente del Consiglio non viene eletto dai cittadini. E dovremmo continuare, usando il loro linguaggio e di qualche altro loro opinion leader giornalistico, dicendo che Conte ha fatto una legge ad hoc per suo suocero e quindi un bel conflitto d’interessi.
Poi ci sarebbe la questione della deriva autoritaria del Premier per voler cercare di esautorare il Parlamento e il Consiglio dei Ministri dal proprio ruolo in favore dei commissari sulla gestione dei fondi europei. Il tutto potrebbe continuare usando sempre ciò che veniva detto in passato per casi simili. Ma la realtà è che si continua a fare i tifosi nonostante si faccia un mestiere che per essere veramente utile alla collettività dovrebbe essere il più imparziale possibile: il giornalista.
Raccontare i fatti oggettivi invece che esprimere pensieri personali spinti da odio, invidia, gelosia, frustrazione, tornaconto personale ed altro. In questo quadro reale la gestione della pandemia continua a produrre il peggio della nostra classe dirigente. Parte da un piano pandemico mai aggiornato dal 2006 e con dirigenti che stanno cercando in tutti i modi di nascondere la verità. Emblematici i servizi di Report.
Ed ora veniamo alle restrizioni. Abbiamo livelli talmente alti di delirio di onnipotenza che Gigino Di Maio continua a scrivere e a pensare che gli spostamenti delle persone sia lui a doverli “permettere”.
E veniamo alle misure del Governo.
Da tempo i ristoranti e i bar sono chiusi di sera e in alcune Regioni chiusi totalmente fino a quando erano arancioni e rosse. I luoghi della cultura chiusi. I locali del divertimento chiusi. Molte attività chiuse e che comunque non riescono a lavorare concretamente. Il turismo spento e la stagione invernale uccisa. Tutti luoghi che in alcuni casi garantivano un tracciamento e misure apposite. Aperti invece i centri commerciali e i negozi per fare acquisti.
Oltre a questo il divieto degli spostamenti da regione a regione dal 21 dicembre e fra comuni il 25, 26 e il primo gennaio. Giorni in cui notoriamente si sta a casa con i propri parenti. Al primo accenno di voler giustamente cambiare queste ridicole norme ed ecco che parte la controffensiva giornalistica filo-governativa.
Due foto dei centri storici di alcune città dove si fanno acquisti e subito la grande indignazione. Subito una riunione di emergenza del Governo. In realtà sempre dei soliti per attuare nuove misure restrittive. Ma esattamente per quale motivo? Perché il Governo si è sbagliato a fare i provvedimenti di apertura dei centri commerciali, dei negozi e degli incentivi agli acquisti? Ci sono stati aumenti dei casi in terapia intensiva e dei ricoveri? Ci sono stati disordini? Niente di tutto questo? E cosa altro allora?
Facile, la voglia costante di assecondare la finta opinione pubblica creata ad arte per sostenere la linea Conte-Boccia-Speranza. I tre dell’apocalisse. Provvedimenti scollegati e comportamenti politici incoerenti ed ipocriti. Con personaggi che continuano a creare psicosi e a prevedere terze e quarte ondate. E chi altri virus.
La realtà è che c’è un premier e alcuni ministri sempre più ammaliati dal potere di privare le persone della propria libertà. E si continua ad usare la strategia del terrore e della psicosi per governare sempre più in deroga ai principi costituzionali. La pazienza ha sempre un limite. Non abbiamo bisogno di tutto questo ma di vaccinazioni subito e mirate. E avremmo bisogno di tanto silenzio da parte di questi politicanti e dei soliti esperti che ormai parlano anche di politica e di tutto. Basta cazzeggiare, fare ammuina. Fate silenzio per favore.
La risposta del direttore Peter Gomez:
Caro Viola,
Come sai il nostro sito, al contrario di altri, per rispettare il principio liberale e democratico del confronto tra diverse posizioni, pubblica anche post, come il tuo, di cui non condivide il contenuto. Lo fa e continuerà a farlo. Siamo infatti convinti che il dibattito pubblico arricchisca i cittadini. E permetta a ciascuno di maturare la sua opinione.
Oggi però ho deciso di commentare il tuo scritto non per mettere in discussione il tuo punto di vista contrario a una serie di ministri, ma per evidenziare quello che secondo me è un grave e pericoloso errore etico e morale che tu e altri commettete. Ignorare i fatti per dare maggior forza alle vostre opinioni.
Sottolineare che in altri paesi del mondo (Usa e Gran Bretagna) le vaccinazioni sono già iniziate senza ricordare che in Italia si attenderà qualche giorno perché stiamo aspettando l’ok europeo dell’Ema ha una conseguenza precisa. Instilla nel lettore un falso dubbio: perché fa pensare che gli eventuali ritardi siano responsabilità del nostro paese. Quando invece tutta Europa è in queste condizioni.
Allo stesso modo è scorretto è parlare di “personaggi che continuano a creare psicosi e a prevedere terze e quarte ondate” . Tu sei libero di pensare che “i ministri siano sempre più ammaliati dal potere di privare le persone della propria libertà” e che per questo vengano lanciati gridi di allarme. Per me una tesi strampalata, ma se la sostiene metti in gioco solo la tua faccia e la tua reputazione. Se invece scrivi che la questione assembramenti (su cui certamente sia il governo che le autorità locali hanno delle responsabilità) sono di fatto una montatura fai disinformazione. Ed è molto grave che tu lo faccia perché qui da dove scrivo (Milano) si muore e si finisce in ospedale.
La terza ondata è purtroppo una certezza. Si tratta solo di capire quanto sarà grande e se saremo in grado di contenerla meglio che la seconda. Anche i bambini hanno capito che con l’aumentare delle occasioni di contagio i numeri negli ospedali aumentano dopo qualche settimana. E questo è proprio quello che sta accadendo in Veneto in queste ore. Dove non a caso Zaia continua a fare appello non solo alle norme ma anche alla responsabilità dei singoli cittadini.
Potrei fare altri esempi, caro Viola (a partire dai 300 commissari che non sostituiranno i ministri). Ma mi fermo qui. Non prima però di averti detto che essere simpatizzanti, come nel tuo caso, di Italia Viva o di altri partiti e movimenti non ci esime dal nostro dovere di rispettare i fatti. E tu in questo post più volte non lo fai col risultato di spingere i lettori ad abbassare la guardia nei confronti del virus. E questo davvero non va bene.