La pagina Facebook di Confindustria Macerata scomparsa, il video dell’evento cancellato da Youtube. E la frase choc di Domenico Guzzini, capo degli industriali della provincia marchigiana, agita, almeno in parte, anche la politica. Mentre, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli al governatore ligure Giovanni Toti, altri derubricano le sue parole come “un errore non voluto” e una “battuta infelice”. “Le persone sono un po’ stanche e vorrebbero venirne fuori, anche se qualcuno morirà, pazienza”, ha detto Guzzini lunedì sera durante l’evento online Made for Italy per la Moda. Poi, una volta divampata la polemica, le scuse. Eppure per il numero uno di Confindustria Macerata non è la prima espressione borderline degli ultimi mesi. A ottobre aveva scritto una lettera aperta al presidente degli industriali Carlo Bonomi – ancora reperibile online – affermando che “purtroppo stiamo vivendo una dittatura che è giustificata dall’emergenza sanitaria”.
“Valutazioni così fanno male. E tanti imprenditori che conosco si saranno già indignati”, ha commentato il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, a Rainews24. Contro Guzzini si è scagliato il portavoce di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, definendo le sue “parole di un egoismo senza fine, senza rispetto per le decine di migliaia di morti e per le loro famiglie”. Per Fratoianni è “la fotografia di una classe imprenditoriale sgrammaticata, attaccata a tutti i costi al profitto, una classe dirigente inadeguata. Si dovrebbe solo vergognare questo signore”. Elena Grandi e Matteo Badiali, co-portavoce nazionale dei Verdi ed esponenti di Europa Verde, si dicono “inorriditi” di fronte ad espressioni che “esaltano la visione di un’idea di società che pone al centro la produzione ad ogni costo, senza tener conto della salute e della vita delle persone”. Grandi e Badiali dicono di attendere “un chiarimento da parte di Confindustria”. Ma da viale dell’Astronomia, al momento, tutto tace.
Sul fronte opposto Toti e Acquaroli. Per il presidente della Liguria, si è trattato di “una battuta infelice, come tale la archiviamo”. Mentre il governatore marchigiano dice: “Conosco Domenico Guzzini e sono certo che quella di ieri è una affermazione infelice, un errore non voluto che non rappresenta il suo pensiero, e che non voleva dire quello che ha detto – sostiene – A riprova di questo è arrivato il suo chiarimento, oltre che le sue scuse”. Prende le distanze, invece, il presidente di Confindustria Marche: “Le scuse credo che siano come minimo doverose, soprattutto in questo momento, in cui ci sono persone malate, che stanno soffrendo, e soprattutto perché sembra che passi il concetto che il profitto viene prima di tutto. E invece no: prima viene la salute, prima vengono le persone e i collaboratori, prima viene il benessere di tutti, e poi eventualmente viene il profitto”, commenta Claudio Schiavoni. “Non scuso le affermazioni di Guzzini – ha poi aggiunto – Ma dico che oggi anche gli imprenditori sono sotto stress perché, comunque, stiamo portando avanti la carretta, stiamo facendo di tutto e di più per tenere in piedi le nostre aziende e quindi, ripeto, non giustificando queste parole, dico che in momenti di tensione si possono anche dire cose che uno non pensa, magari anche preso dalla foga o inserito in un altro discorso”.
Cronaca
“Se qualcuno muore pazienza”, per Toti quella di Guzzini è “una battuta infelice” e Acquaroli lo difende. Boccia: “Frasi che fanno male”
Dopo l'uscita del presidente del presidente di Confindustria Macerata, la pagina facebook degli industriali viene messa offline e il video incriminato scompare da Youtube. Fratoianni: "Dovrebbe vergognarsi". Ma il governatore marchigiano: "Un errore, parole che non rappresentano il suo pensiero". A ottobre aveva scritto a Bonomi: ""Purtroppo stiamo vivendo una dittatura che è giustificata dall’emergenza sanitaria"
La pagina Facebook di Confindustria Macerata scomparsa, il video dell’evento cancellato da Youtube. E la frase choc di Domenico Guzzini, capo degli industriali della provincia marchigiana, agita, almeno in parte, anche la politica. Mentre, dal presidente della Regione Francesco Acquaroli al governatore ligure Giovanni Toti, altri derubricano le sue parole come “un errore non voluto” e una “battuta infelice”. “Le persone sono un po’ stanche e vorrebbero venirne fuori, anche se qualcuno morirà, pazienza”, ha detto Guzzini lunedì sera durante l’evento online Made for Italy per la Moda. Poi, una volta divampata la polemica, le scuse. Eppure per il numero uno di Confindustria Macerata non è la prima espressione borderline degli ultimi mesi. A ottobre aveva scritto una lettera aperta al presidente degli industriali Carlo Bonomi – ancora reperibile online – affermando che “purtroppo stiamo vivendo una dittatura che è giustificata dall’emergenza sanitaria”.
“Valutazioni così fanno male. E tanti imprenditori che conosco si saranno già indignati”, ha commentato il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, a Rainews24. Contro Guzzini si è scagliato il portavoce di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, definendo le sue “parole di un egoismo senza fine, senza rispetto per le decine di migliaia di morti e per le loro famiglie”. Per Fratoianni è “la fotografia di una classe imprenditoriale sgrammaticata, attaccata a tutti i costi al profitto, una classe dirigente inadeguata. Si dovrebbe solo vergognare questo signore”. Elena Grandi e Matteo Badiali, co-portavoce nazionale dei Verdi ed esponenti di Europa Verde, si dicono “inorriditi” di fronte ad espressioni che “esaltano la visione di un’idea di società che pone al centro la produzione ad ogni costo, senza tener conto della salute e della vita delle persone”. Grandi e Badiali dicono di attendere “un chiarimento da parte di Confindustria”. Ma da viale dell’Astronomia, al momento, tutto tace.
Sul fronte opposto Toti e Acquaroli. Per il presidente della Liguria, si è trattato di “una battuta infelice, come tale la archiviamo”. Mentre il governatore marchigiano dice: “Conosco Domenico Guzzini e sono certo che quella di ieri è una affermazione infelice, un errore non voluto che non rappresenta il suo pensiero, e che non voleva dire quello che ha detto – sostiene – A riprova di questo è arrivato il suo chiarimento, oltre che le sue scuse”. Prende le distanze, invece, il presidente di Confindustria Marche: “Le scuse credo che siano come minimo doverose, soprattutto in questo momento, in cui ci sono persone malate, che stanno soffrendo, e soprattutto perché sembra che passi il concetto che il profitto viene prima di tutto. E invece no: prima viene la salute, prima vengono le persone e i collaboratori, prima viene il benessere di tutti, e poi eventualmente viene il profitto”, commenta Claudio Schiavoni. “Non scuso le affermazioni di Guzzini – ha poi aggiunto – Ma dico che oggi anche gli imprenditori sono sotto stress perché, comunque, stiamo portando avanti la carretta, stiamo facendo di tutto e di più per tenere in piedi le nostre aziende e quindi, ripeto, non giustificando queste parole, dico che in momenti di tensione si possono anche dire cose che uno non pensa, magari anche preso dalla foga o inserito in un altro discorso”.
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Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.