“Se non si può organizzare la gita fuori città, la facciamo a casa nostra così aiutiamo anche i nostri alberghi”. L’originale idea, unica finora in Italia, arriva dall’istituto comprensivo “Pirandello” di Pesaro. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, il ministero dell’Istruzione ha sospeso i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio e le visite guidate. I presidi, gli insegnanti e soprattutto i ragazzi hanno dovuto fare i conti con il Dpcm del 13 ottobre scorso che vieta la classica gita per le scuole di ogni ordine e grado. Una delusione per gli studenti, soprattutto di terza media, che attendono con ansia questo appuntamento.
Al “Pirandello” non si sono arresi di fronte alle regole. “Una mattina – racconta al Fatto quotidiano.it, la dirigente Cinzia Biagini – mi son ritrovata in ufficio la professoressa Lucia Mattioli con quest’idea: fare la consueta gita in città. Vista l’impossibilità di andare a Roma, a Napoli o a Venezia abbiamo pensato che potevamo fare i turisti a casa nostra”. Una proposta che ha trovato subito il plauso della preside che si è mossa per organizzare la tre giorni in città contattando l’Apa, l’Associazione pesarese albergatori che non si è tirata indietro ma ha accolto l’iniziativa con entusiasmo mettendo persino a disposizione i bus degli hotel per il trasporto dei ragazzi.
“Abbiamo voluto – spiega Biagini – recuperare quel pezzo di socialità che è venuto a mancare e dare una mano ad una categoria della nostra realtà che patisce particolarmente la crisi. Inoltre credo che questa sia un’opportunità per conoscere meglio il proprio territorio dal punto di vista del patrimonio artistico, culturale e paesaggistico. A volte andiamo in gita in altre città ma non conosciamo bene la propria”. Il viaggio d’istruzione è programmato per metà aprile o per la prima settimana di maggio. Le quattro classi delle terze medie, circa 100 allievi, trascorreranno “fuori” due notti e tre giorni andando a visitare diverse realtà: dalle chiese della città alla villa imperiale ai musei civici all’oasi naturalistica delle tartarughe marine.
Gli insegnanti, la preside e l’Apa hanno studiato ogni minimo particolare per rispettare le regole Covid: “E’ stato un impegno gravoso – sottolinea la capo d’istituto – ma gli albergatori hanno messo a disposizione molte camere affinché si possa rispettare il distanziamento. Non solo. I ragazzi avranno anche degli spazi in sicurezza dove poter stare insieme durante le serate divertendosi pur a distanza”. L’iniziativa è stata particolarmente apprezzata anche dall’amministrazione comunale e dall’ufficio scolastico provinciale soprattutto perché si tratta anche di un gesto d’attenzione che la scuola ha per gli operatori economici: “Mi auguro – conclude Biagini che parteciperà anche lei alla singolare gita in città – che altri istituti di altre regioni o delle stesse Marche possano copiare il nostro progetto che, nonostante il coronavirus, ci ha permesso di fare ugualmente scuola come avremmo desiderato”.