“Oggi siamo oltre il 36% dell’occupazione delle terapie intensive e oltre il 42% di ricoveri negli ospedali. Siamo oltre la soglia critica, che è rispettivamente 30% e 40%. Il nostro impegno è andare sotto quei parametri. Abbiamo scelto di non fare un secondo lockdown nazionale e l’Rt è passato da 1,72 a 0,8. E’ evidente che in questo mese dobbiamo ulteriormente abbassare l’Rt e mettere in sicurezza il più possibile tutte le reti sanitarie”. Sono le parole del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, che, a “Dimartedì” (La7), spiega quanto avverrà presumibilmente durante le festività natalizie: “Io penso che sia utile e necessario restringere ancora di più durante le festività. Questa è la posizione che viene fuori dal Cts, che verrà fuori anche dalle Regioni e che ci chiedono i Comuni”.
E puntualizza: “Domani mattina (oggi, ndr) alle 8.30 c’è una riunione con le Regioni, col ministro Speranza e col commissario Arcuri. Chiuderemo il piano vaccini e discuteremo delle misure restrittive. A maggio eravamo arrivati allo 0,5 di Rt, ma avendo davanti giugno, luglio e agosto. Ora, grazie alla misure già prese, siamo su quella strada ma abbiamo di fronte gennaio, febbraio e marzo. Dobbiamo essere responsabili e dobbiamo sapere che dal 7 gennaio si riparte, ma mettendo in sicurezza le reti sanitarie il più possibile. Se non lo facciamo durante le feste di Natale, quando dovremmo farlo?”.
E sottolinea: “L’Italia è gialla da molti giorni, in questo momento la decisione che si aspetta riguarda tre giorni, ovvero 25, 26 e 31 dicembre. Io ritengo che dalle giornate prefestive in poi, fino al 6-7 gennaio, è più utile per tutti chiudere il più possibile. Penso che, terminata questa fase di zonizzazione, cioè con tutta l’Italia in giallo, è necessario chiudere il più possibile, quindi dal 23 dicembre in poi le valutazioni che faremo porteranno l’Italia a un colore unico. Più intenso è il colore, più restrizioni ci sono. Se la domanda è ‘si fa il cenone di Natale?’, la mia risposta è no, dal mio punto di vista – conclude – ed è già nelle cose. Ipotizzare assembramenti è folle. Ipotizzare il cenone oltre i conviventi è una cosa sbagliata. Quando inizieranno le vaccinazioni? Da metà gennaio inizieremo tutti insieme in Europa, la data esatta sarà decisa in sede europea. Abbiamo anticipato la data, che era prevista intorno alla fine di gennaio. Domani chiudiamo l’accordo con le Regioni. Il piano logistico è pronto, l’Esercito è attivato. Siamo pronti”.