Mentre la Francia come altri paesi si prepara a iniziare la campagna vaccinale per arginare la pandemia, dall’Eliseo arriva la notizia che il presidente Emmanuel Macron è risultato positivo al Covid 19. “Questa diagnosi è stata stabilita in seguito ad un test Rt- Cpr realizzato dalla comparsa dei primi sintomi – si legge in una nota dell’Eliseo – Conformemente alle indicazioni sanitarie in vigore applicabili a tutti, il presidente della Repubblica si isolerà per sette giorni. Continuerà a lavorare e a garantire le sue attività a distanza“. Il capo di Stato “non ha una forma grave di Covid”. Secondo quanto riferito alla stampa francese da una fonte del governo di Parigi, Macron “sarebbe stato contagiato al vertice europeo di Bruxelles giovedì e venerdì scorsi”.
Il premier francese Jean Castex si è posto in isolamento precauzionale e non andrà in Senato dov’era atteso per una seduta in programma, anche sa da un primo test effettuato in mattinata è risultato negativo al Covid. In isolamento anche il presidente dell’Assemblée Nationale Richard Ferrand. Tutti i membri del governo che hanno partecipato al Consiglio dei ministri ieri e al Consiglio ristretto “di Difesa”, hanno ricevuto questa mattina un messaggio dell’Eliseo che annuncia loro la positività del presidente sottolineando che loro non sono “casi a rischio” in quanto “distanziamento, mascherine e precauzioni sanitarie” sono state applicate. In isolamento anche anche il premier del Lussemburgo, Xavier Bettel, che aveva incontrato il capo dell’Eliseo all’ultimo vertice Ue. Negativi al tampone il premier spagnolo Pedro Sanchez, che aveva incontrato Macron lunedì, così come il premier portoghese Antonio Costa che aveva visto il presidente francese proprio ieri all’Eliseo. Entrambi resteranno in isolamento.
Il problema riguarda il Consiglio europeo della fine della scorsa settimana. Da quanto è terminato il vertice, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha effettuato due tamponi, entrambi negativi. E lunedì – a differenza dei Presidenti di altri Paesi che si sono messi in auto isolamento – non ha partecipato alle celebrazioni del 60esimo anniversario dell’Ocse che si sono svolte a Parigi. In isolamento si trova ora anche il presidente Charles Michel, che tra l’altro si è sottoposto a tampone risultando negativo. Michel, come molte altre personalità di primo piano della scena politica europea, si era recato a Parigi lunedì per partecipare alla celebrazione dei 60 anni dell’Ocse e per incontrare all’Eliseo Macron. Una precauzione, quella di Michel, che va oltre le indicazioni degli esperti sanitari, dato che ad essere sottoposti ai test sono solo i contatti diretti nelle 48 ore precedenti al tampone effettuato dal presidente francese. Ma Liberation scrive che “il presidente della Repubblica ha effettuato uno screening dopo la comparsa dei primi sintomi, senza sapere esattamente quando siano comparsi”.
Ad inizio settimana, Le Figaro aveva scritto che il presidente si era sottoposto a diversi tamponi dall’inizio dell’epidemia, e che non era mai stato diagnosticato positivo. La première dame, Brigitte Macron, era stata in isolamento alcuni mesi fa dopo essere stata a contatto con una persona positiva ma non aveva contratto il virus. All’inquilino dell’Eliseo stanno arrivando messaggi di vicinanza. “Caro Emmanuel Macron, auguri di pronta guarigione. Sono di tutto cuore al suo fianco. Questa pandemia, la sconfiggeremo insieme. Continueremo a lavorare mano nella mano per vaccinare e proteggere i nostri cittadini” scrive in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Ieri Castex, davanti all’Assemblée Nationale, ha annunciato che saranno consegnate “entro la fine dell’anno” circa 1,16 milioni di dosi di vaccino. “Dovremmo ricevere 677.000 dosi supplementari – ha detto Castex – attorno al 5-6 gennaio”, poi “circa 1,6 milioni di dosi a febbraio”. In totale, la Francia ha ordinato circa 200 milioni di dosi per vaccinare 100 milioni di persone, poiché il vaccino necessita attualmente di 2 iniezioni a qualche settimana di intervallo. Da inizio pandemia sono morti oltre 59mila francesi.
La Francia è uscita solo il 14 dicembre scorso dal suo secondo lockdown del 2020 ed è entrata entra in una fase di “parziale riapertura” che prevede – almeno fino al 20 gennaio – che ristoranti, bar e luoghi di cultura restino ancora chiusi. Nella logica di questa riapertura non totale – visto che l’obiettivo di un massimo di 5.000 contagi quotidiani non era stato raggiunto (sono attualmente attorno a una media di 11.000) – le autorità hanno dichiarato un “coprifuoco” come quello che ha preceduto il lockdown, ma a partire dalle 20.
Il governo ha confermato nei giorni scorsi di non poter “garantire” che bar, ristoranti, cinema, teatri riapriranno il 20 gennaio: “Dipenderà dal modo in cui avremo trascorso il periodo delle feste” aveva spiegato il premier. Nella logica di evitare una terza ondata del Covid-19 a gennaio, il Consiglio scientifico francese raccomanda “l’autoisolamento” alcuni giorni prima di andare dai parenti per le feste di Natale. In particolare, il primo ministro, seguendo le indicazioni del comitato che affianca il governo, ha consigliato alle famiglie che possono farlo di non mandare a scuola i bambini giovedì e venerdì, i due ultimi giorni prima delle vacanze.