“Frosinone Culone? Marcozzi l’abbiamo scovato noi, non esiste discussione su questo punto”. Finita qui? No, perché naturalmente ad accompagnare la frase c’è il commento gialappesco aggiuntivo: “Non che siamo qui a batterci perché particolarmente fieri delle scoperta di Marcozzi”. Dopo il “Frosinone Culone Leaks” esploso con Antonio Palermo che rivendicava ogni merito della diffusione dello slogan e del suo immenso valore per la storia e la cultura del Bel Paese, per chiudere la torbida vicenda, più confusa di un’azione in terza categoria quando piove e si gioca sulla terra battuta, abbiamo coinvolto Giorgio Gherarducci, della Gialappa’s.
Che almeno chiude la storia sulla paternità della scoperta di Marcozzi, ma senza particolari vanterie. Tutt’altro: “A dir la verità mi era quasi sfuggita però sì, ricordo poi quando l’abbiamo invitato col Frosinone in A e che abbiamo ripescato la sua radiocronoca quando i ciociari pareggiarono con la Juve. Insomma, l’abbiamo scoperto noi…ma senza vantarcene troppo eh”.
Perché la Gialappa’s si sa, ne ha regalati al mondo parecchi di talenti, vantarsene uno solo sarebbe riduttivo (e uno sgarbo a Marcozzi, aggiungiamo noi). Gherarducci infatti ricorda: “Quel Giulianova-Frosinone era una gara di Serie C e la C in Italia è una fucina incredibile di ‘talenti‘ alla Marcozzi: uno dei più grandi rimpianti è non aver potuto mai mandare in onda una radiocronaca mi pare dal Veneto: il protagonista, che oggi non c’è più, bestemmiava dall’inizio alla fine, non c’era un attimo in cui non bestemmiasse…mai potuto mandare in onda. E poi i presidenti, fantastici: in C ne beccavamo alcuni che dicevano cose terribili: ne ricordo uno che parlando di un fuorigioco fischiato contro la sua squadra diceva ‘il guardalinee aveva il braccio in piedi’. Delle cose davvero bellissime arrivano dalla C”.
Serie C che ricordiamolo, per noi di Domeniche Bestiali è già qualcosa di troppo elegante e chic, preferendo nettamente spogliatoi ricavati negli autobus dismessi, cronache destinate al giornale parrocchiale, interviste fatte nel locale caldaie. Ma la Gialappa’s sta a Domeniche Bestiali come Pizzul sta a Marcozzi quindi va bene tutto. E va bene anche se quel mondo pallonaro “pane e mortadella” è sempre più raro, come ricorda anche Gherarducci: “Negli anni di Marcozzi andavano fortissimo anche le interviste sottotitolate: non solo ai presidenti che avevano poca dimestichezza con l’italiano ma soprattutto agli stranieri. Ricordo Lazaroni della Fiorentina (forse il primo vero “bersaglio” gialappesco ndr) e quel suo modo di parlare, quando diceva rigore necciu (netto ndr) era da scompisciarsi, e poi tanti altri che provavano a parlare italiano e venivano fuori con effetti altrettanto esilaranti. Oggi non si riuscirebbe più a ricreare lo stesso effetto perché quando arrivano i calciatori dall’estero per lo più parlano in inglese e dopo un po’ di tempo parlano un italiano accettabile probabilmente perché lo studiano a casa”.
Insomma, si è perso quell’effetto quell’effetto un po’ rustico che tante perle ha regalato attraverso Gherarducci e gli altri colleghi gialappi, e per questo va ricordato, come va ricordato che nel Frosinone Culone Leaks, oltre al fatto che Marcozzi si nutra di pasta e fagioli e che non vi rinuncia per nulla al mondo, la verità incontrovertibile è che l’ha scoperto la Gialappa’s, “senza andarne troppo fieri però”. Falsa modestia: oggi il mondo senza quella radiocronaca non conoscerebbe Marcozzi, né Sauro Pugnitopo e soprattutto l’ufficio stampa del Frosinone non avrebbe passato settimane a sentirsi chiedere 300 volte al minuto se la pagina social del Frosinone fosse effettivamente la pagina social del Frosinone.