L'ex governatore era accusato insieme al figlio Toti di reato elettorale. Secondo l’accusa, i Lombardo avrebbero promesso due posti di lavoro in cambio di voti in favore di Toti eletto con 9.633 preferenze nella lista del Movimento per l'Autonomia alle Regionali dell’ottobre del 2012
Annullare la sentenza senza rinvio. È questa la decisione che ha preso la Cassazione sui Lombardo: il padre Raffaele, governatore della Sicilia tra il 2008 e il 2012, e il figlio Toti, deputato regionale tra il 2012 e il 2017. I Lombardo erano accusati di reato elettorale, per il quale erano stati condannati a un anno di reclusione ciascuno il 10 luglio del 2019, dalla Corte d’appello di Catania.
Oggi la Cassazione ha deciso di annullare quella sentenza perchè il fatto non sussiste. Con al stessa formula i Lombardo erano stati assolti in primo grado dal Tribunale monocratico, presieduto da Laura Benanti. Secondo l’accusa, i Lombardo avrebbero promesso due posti di lavoro in cambio di voti in favore di Toti eletto con 9.633 preferenze nella lista del Movimento per l’Autonomia alle Regionali dell’ottobre del 2012. A dare il via all’inchiesta erano state dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. La sentenza è dunque adesso definitiva.