“A oggi ci stiamo presentando all’inizio del nuovo anno con gli ospedali ancora pieni. Un periodo dell’anno delicato e diventa stucchevole decidere cosa possiamo fare a Natale o Capodanno, perché se la curva riparte su una base di 650mila casi attualmente positivi e 25mila persone in ospedale e quasi 3mila pazienti in terapia intensiva siamo ancora in una situazione di straordinaria criticità dell’epidemia”. Così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, nel corso di una diretta social organizzata da Fq Millennium proprio sul tema della pandemia e degli eccessi che hanno portato alla seconda ondata.

“Se questi messaggi non vengono fatti passare alla popolazione in maniera chiara e semplice è evidente che qualunque tipo di restrizione che viene introdotta viene vissuta male perché viene vissuta come lesiva della libertà individuale e non come contributo necessario a tutelare la sanità pubblica”, aggiunge. “La pandemia è un fatto epocale – ha concluso -, non passerà nel giro di qualche mese. Il ritorno alla normalità si spalma nel corso di anni, non di mesi, nonostante l’arrivo del vaccino. Non è essere gufi è osservare la realtà. Questo messaggio non è ancora passato da un punto di vista istituzionale e credo che sia una grande carenza da questo punto di vista”.

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