Il nuovo presidente della Corte costituzionale è Giancarlo Coraggio. Napoletano, 80 anni, sposato e padre di tre figli, Coraggio è stato in passato presidente del Consiglio di Stato e sono stati proprio i magistrati del massimo organo della giustizia amministrativa ad eleggerlo nel novembre del 2012 giudice costituzionale. Nel settembre scorso era stato nominato vice presidente della Consulta da Mario Rosario Morelli, di cui oggi prende il posto al vertice della Corte costituzionale. I colleghi lo hanno eletto all’unanimità. Come suo vice ha scelto come Giuliano Amato, per due volte presidente del consiglio e già vicesegretario del Psi. Per Amato – che fu nominato alla Consulta da Giorgio Napolitano – si tratta di una conferma, visto che già nel settembre scorso Morelli gli aveva affidato questo ruolo.

Coraggio è il 44emo presidente della Consulta. Una vita professionale da giurista, che si corona con la presidenza della Corte Costituzionale – una delle cinque alte cariche istituzionali, con le presidenze della Repubblica, del Consiglio dei ministri e dei due rami del Parlamento. Quella del giudice napoletano sarà una presidenza decisamente più lunga, circa tredici mesi, avendo prestato giuramento al Quirinale come giudice alla Consulta il 28 gennaio del 2013, eletto da parte del Consiglio di Stato, l’organo da cui proveniva e di cui dal 7 febbraio del 2012 era stato il presidente. A palazzo Spada era giunto nel 1973, per concorso, provenendo dalla Corte dei Conti dove era arrivato nel 1969, dopo essere entrato nel 1965 nella magistratura. E’ stato anche presidente del Tar delle Marche e della Campania, nonché della Corte di giustizia federale, il massimo organo giuridico nel mondo del calcio italiano, da quando fu costituito fino al gennaio 2012.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Corteggiavano donne sui siti online e le raggiravano per ottenere denaro: 15 arresti e 50 denunce. Sequestrato oltre 1 milione di euro

next
Articolo Successivo

Consip, la procura di Roma chiede il processo per Tiziano Renzi e altre 11 persone: c’è anche Verdini

next