Dopo il via libera del Parlamento europeo, due giorni fa, al bilancio Ue per i prossimi sette anni, nella notte tra giovedì e venerdì l’Eurocamera ha raggiunto anche un accordo con il Consiglio sulla Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation Eu, il piano europeo per la ripresa. I prefinanziamenti che i Paesi membri riceveranno nel 2021, dopo l’approvazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza, potranno arrivare al 13% delle somme totali a cui hanno diritto: più del 10% previsto inizialmente. L’Italia, a cui spettano 196 miliardi a valere sulla Rrf, potrebbe quindi chiedere circa 25 miliardi.

La Recovery and Resilience Facility “apre la via in Europa non solo per ricostruire l’economia, ma anche per trasformarla. Ora che un anno cupo si avvicina alla fine, guardiamo al 2021 con ottimismo e determinazione”, ha commentato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni. “Per fare di questa opportunità un successo la Commissione e le autorità nazionali devono lavorare mano nella mano per approvare rapidamente e poi attuare con efficacia piani nazionali ambiziosi e credibili”.

La Rrf prevede in totale 672,5 miliardi di euro in trasferimenti e prestiti agli Stati membri, per sostenere riforme e investimenti. L’Italia è il primo beneficiario con 196 miliardi complessivi di cui circa 65 di prestiti e il resto a titolo di sovvenzioni a fondo perduto, a cui si aggiungono circa 13 miliardi di React Eu e un miliardo a valere sul Just Transition fund. Confermato poi che almeno il 37% della spesa prevista dai piani nazionali di ripresa e di resilienza dovrà andare a progetti che aiutino a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 e della riduzione delle emissioni climalteranti nella misura del 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Nessun’altra spesa dovrà andare in direzione contraria, seguendo il principio del ‘do no harm‘. Inoltre il 20%, almeno, dovrà essere dedicato alla transizione digitale.

Il via libera al bilancio – Mercoledì era arrivato l’ok del Parlamento europeo al pacchetto formato da bilancio 2021-2017 e Recovery, rimasto bloccato per settimane dai veti di Polonia e Ungheria. La Lega si è astenuta mentre la delegazione di Fratelli d’Italia ha votato sì al bilancio ma ha annunciato astensione sulla risoluzione omnicomprensiva.

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