Il ragazzo, 20 anni, travolse col suo suv Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli nella notte fra il 21 e il 22 dicembre 2019. Dalle analisi è emerso che aveva un tasso alcolemico dell’1,4, tre volte superiore a quello consentito per guidare
Il gup di Roma ha condannato a otto anni Pietro Genovese per aver investito tra il 21 e 22 dicembre dello scorso anno in Corso Francia a Roma Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli. Avevano entrambe 16 anni: stavano attraversando la strada e furono centrate in pieno dal suv su cui era a bordo Genovese. Il pm di Roma Roberto Felici aveva chiesto 5 anni per il 20enne, che ha scelto il rito abbreviato ed è stato condannato per omicidio stradale plurimo. Alla lettura della sentenza il ragazzo, presente a tutte le udienze e attualmente ai domiciliari, è scoppiato in lacrime.
“Giustizia è stata fatta. Un grande dolore ma anche una grande vittoria per noi – hanno commentato le mamme di Gaia e Camilla -. Le bambine non torneranno più a casa ma abbiamo avuto la soddisfazione dell’assenza del concorso di colpa. Le ragazze hanno attraversato sulle strisce, con il verde pedonale, i nostri avvocati sono stati bravissimi a dimostrare ciò. Non ci aspettavamo una sentenza così”. Franco Coppi e Gianluca Tognozzi, difensori di Genovese, hanno invece dichiarato che “la sentenza non rispecchia quello che è emerso dagli atti, soprattutto rispetto al rosso pedonale. Comunque tutte le sentenze si rispettano e le motivazioni ci daranno conto del ragionamento del giudice”. I due legali hanno inoltre aggiunto che “il dramma di Pietro lo ha manifestato lui stesso durante questo processo, la morte di Gaia e Camilla ha cambiato per sempre la sua vita e non pensa ad altro da quel giorno. Evidentemente – hanno concluso – con la pena irrogata vede tutto ancora drammaticamente più buio”.
L’incidente – Le due vittime avevano trascorso una serata con gli amici, alla pista di pattinaggio del vicino Auditorium, festeggiando insieme l’inizio delle vacanze natalizie. Pioveva, correvano per tornare a casa e il suv, guidato dal ventenne, figlio del regista Paolo Genovese, andava a velocità sostenuta, quando le travolse, uccidendole sul colpo. Subito dopo l’impatto, Genovese provò a soccorrere le vittime, ma per loro non ci fu nulla da fare. Lui, sotto choc, venne portato in ospedale per accertamenti e analisi risultando positivo ai test alcolemico tossicologici con un tasso di alcol dell’1,4, tre volte superiore a quello consentito per guidare. In particolare nel caso dei neopatentati, il codice della strada non consente assunzione di alcol per chi guida da meno di tre anni.