"Natale non sarà come previsto", ha dichiarato Johnson a fronte dell'aumento dei contagi riconducibile alla circolazione della nuova variante del virus. A Londra e in Inghilterra orientale e sud orientale non si potranno incontrare persone esterne al nucleo familiare
Il governo aveva pensato di allentare le restrizioni tra il 23 e il 27 dicembre, per consentire alle famiglie di festeggiare il Natale. Ma il premier britannico Boris Johnson ha annunciato il cambio di passo in particolare per Londra e il sud est dell’Inghilterra, aree che saranno soggette a misure severe a causa dell’aumento dei contagi riconducibile alla circolazione di una nuova variante di coronavirus rintracciata nel sudest dell’Inghilterra. L’inasprimento arriva a stretto giro anche in Galles e Scozia, che rispettivamente dalla mezzanotte di oggi e dal 26 dicembre entrano in lockdown, revocando le misure più light previste nei giorni di festa. Edimburgo ha anche introdotto il divieto di viaggio nel resto del Regno Unito. Annunciare queste regole “mi fa venir voglia di piangere”, ha detto la premier scozzese Nicola Sturgeon, citata dalla Bbc, “ma a questo virus importa solo diffondersi il più rapidamente possibile”, ha proseguito, sottolineando che la nuova variante di covid più contagiosa ha preso piede anche in Scozia.
“Non è ancora chiaro se sia più letale” – A determinare il brusco cambio in corsa delle restrizioni sono stati i dati relativi all’Rt di diffusione delle infezioni da Covid in Gran Bretagna, che ieri è tornato per la prima volta dal mese scorso sopra la soglia di pericolo 1 (1,1-1,2 contro lo 0,9-1 precedente), oltre la quale il contagio inizia a essere esponenziale. L’indice era sceso sotto il livello 1 sulla scia del lockdown nazionale bis imposto in Inghilterra fino al 2 dicembre, poi è risalito. Ed è proprio alla nuova variante del coronavirus che il premier britannico Boris Johnson ha imputato la maggior diffusione dei contagi – oggi 27.052 mentre le vittime sono 534 -, precisando che potrebbe essere “trasmissibile fino al 70% in più”. Era stata individuata il 14 dicembre e allora l’Oms dichiarava di non avere prove che si comportasse diversamente rispetto a Sars-Cov-2. Ma oggi le autorità britanniche hanno informato l’Organizzazione mondiale della Sanità che la nuova variante può circolare più velocemente anche se, ha dichiarato il capo dell’autorità sanitaria nel Regno Unito Chris Whitty, “non è ancora chiaro se sia più letale”.
Johnson elimina gli allentamenti dei giorni di festa – “Natale non sarà come previsto”, ha detto Johnson, precisando che l’entrata di Londra e dell’Inghilterra orientale e sud orientale al livello quattro sarà effettiva da domani. In queste aree il giorno di Natale non si potranno incontrare persone esterne al nucleo familiare. Nel resto del paese, la possibilità di riunire fino a tre famiglie viene limitata al solo giorno di Natale, invece dei cinque giorni inizialmente previsti. Non vi sarà nessun allentamento delle regole per la sera di Capodanno e le regole resteranno in vigore fino al 30 dicembre, quando saranno riviste. Johnson sperava che le restrizioni imposte a novembre avrebbero ridotto la circolazione del virus, permettendo un allentamento per Natale. Ma così non è stato e l’Inghilterra si è dovuta allineare alla maggior parte dei paesi europei, che in questi giorni stanno decidendo nuove restrizioni. Solo tre giorni fa, il premier aveva detto che sarebbe stato “inumano” pensare di “cancellare il Natale”, ma oggi ha espresso il suo “profondo rincrescimento”, spiegando che “quando i fatti cambiano, bisogna cambiare l’approccio”.
I precedenti – A fine ottobre un’altra nuova variante era stata identificata grazie alla studi condotto da ricercatori svizzeri e spagnoli, rispettivamente dell’Università di Basilea e dell’Istituto di Biomedicina di Valencia. Gli studiosi avevano infatti individuato una nuova variante di Sars-CoV-2 che all’inizio dell’estate aveva iniziato a diffondersi in molti paesi europei, con la complicità probabilmente del turismo in Spagna. La nuova variante identificata si chiama 20A.EU1 in estate era presente in Spagna e poi settembre è stata poi riscontrata tra il 40 e il 70 per cento dei casi rilevati in Svizzera, Irlanda e Regno Unito. In seguito si era diffusa anche in Norvegia, Lettonia, Paesi Bassi e Francia e Italia. e