Il durissimo racconto della Dj e conduttrice durante la puntata del 19 dicembre di Verissimo
Silvia Toffanin si commuove, e così anche, c’è da scommetterci, il vasto pubblico a casa. Durante la puntata di Verissimo di ieri 19 dicembre è stata ospite Ema Stokholma, dj, volto Rai e importante spalla sanremese con le sue incursioni da RaiRadio2. “Da quando avevo quattro anni – ha raccontato – ho conosciuto la violenza fisica. Mia madre mi picchiava e mi diceva cose terribili. Cominciava sempre con una doccia fredda, mi metteva nella vasca vestita. Mi colpiva con il pomo della doccia e alcune volte mi teneva con la testa sotto l’acqua. Mia madre mi ha portato su un ponte e mi ha spronato a buttarmi di sotto, poi è passato il libraio e abbiamo fatto finta di niente”.
Parole che lasciano senza fiato, che tolgono ogni voglia di commentare. Non serve. Anche perché Ema ha proseguito: “Dai 6-7 anni scappavo di casa, ma la polizia mi riportava sempre indietro e non mi chiedeva perché fossi scappata. Abitavamo in un paesino nel sud della Francia. Mia madre non aveva amici parenti, mio padre se n’è andato prima che nascessi. La disperazione l’ha portata a fare cose sbagliate. La società l’avrebbe dovuta aiutare e non voltarsi dall’altro lato. Io l’ho capita, non la odio più. Provo empatia. A 15 anni riesco a scappare per arrivare in Italia in cerca di mio padre. Non mi avrebbe fermato nulla, dovevo solo salvarmi. Ho preso un treno da Parigi e la mattina sono arrivata a Roma, lì ho visto il sole. Con mio padre non ha funzionato, sono scappata anche da lì. Ho fatto la cameriera, la modella e ho tirato avanti. Ho vissuto per strada, volevo toccare il fondo da sola per risalire”.
Una storia difficile, che Ema ha deciso di raccontare e che ha lasciato commossa Silvia Toffanin, sempre capace di provare empatia con gli ospiti a maggior ragione quando si tratta di storie di vita come questa.