Silenzio, parlano gli alieni. La notizia, anzi il “segnale degno di attenzione”, è stata pubblicata dal Guardian che a sua volta ha ripreso il periodico Scientific American. In pratica, scienziati e astronomi del progetto Breakthrough Listen – finanziato da Stephen Hawking con 100 milioni di dollari ndr – attraverso il telescopio Parkes in Australia hanno rilevato uno strettissimo fascio di onde radio proveniente dalla direzione di Proxima Centauri, la stella più vicina al sole. L’aspetto più curioso è che il segnale registrato occupa una banda molto ristretta dello spettro radio: 982 megaheartz, spazio privo di segnali trasmessi da satelliti e veicoli spaziali di fabbricazione umana. Insomma, pane per i denti dei “cacciatori di alieni” del Breaktrough Listen. La faccenda quindi pare piuttosto seria.
“Non conosciamo alcun modo naturale per comprimere l’energia elettromagnetica in un singolo contenitore di frequenza”, ha affermato l’astronomo Andrew Siemion direttore del Berkeley SETI Research Center. “Il segnale, osservato nel 2019, sembra essere concentrato in una singola frequenza (982 MHz), caratteristica più tipica dei fenomeni artificiali che di quelli naturali. La cosa più probabile è che sia stato prodotto da attività umana non ancora identificata”, ha spiegato su Twitter l’astrofisico Amedeo Balbi dell’Università di Tor Vergata. “In sintesi: c’è un segnale che ha passato una serie di test preliminari e che viene quindi considerato degno di ulteriori indagini. Quanto scommetterei sul fatto che proprio il sistema planetario più vicino al nostro ospiti una civiltà tecnologica? – ha concluso – Al momento, nemmeno un euro. Ma sarei felice di sbagliarmi!”.