La “variante inglese” del Covid-19 preoccupa anche le borse. Una doccia gelata dopo che la messa a punto del vaccino aveva diradato le nebbie. Probabile che il vaccino sia efficace anche contro questo ceppo ma il permanere di un qualche margine di incertezza e le nuove misure restrittive precauzionali adottate ieri rallentano il cammino verso una piena ripresa dell’economia.
Londra ha chiuso in calo dell’1,7% ma a soffrire è stata anche la sterlina scesa di quasi l’1,4% sul dollaro e dell’1% sull’euro. Sul listino londinese crollano le compagnie aeree, British Airways (Iag) finisce a – 8%, Easyjet a – 7,2%, Ryanair a – 5%. La peggiore piazza europea è stata però Francoforte che ha archiviato la seduta con un meno 2,8%, seguita da Milano (- 2,6%) e Parigi (- 2,4%). La sintesi delle difficoltà europea si legge anche nel deprezzamento dell’euro che chiudo in calo dello 0,16% sul dollaro a 1,223 ma che nel corso della mattinata era arrivato a cedere lo 0,7%. Sintesi ancora più ampia si trova nel – 3,5% del petrolio, spinto al ribasso sui timori di un ulteriore rinvio della ripresa e da nuove restrizioni per le compagnie aeree, grandi consumatrici di carburante. Il greggio ha trascinato al ribasso i titoli collegati, non a caso tra i peggiori a piazza Affari ci sono Eni (- 4.3%) e Saipem (- 3,9%). Solo tre i titoli che hanno chiuso la seduta con il segno più: Cnh (+ 1,1%), Diasorin (+ 0,6%) e Fineco (+ 0,1%).
Soffre meno Wall Street – Giornata non entusiasmante al di là dell’Atlantico con indici correggono i cali della mattinata e che a metà seduta oscillano intorno alla parità. Il Nasdaq perde lo 0,2%, il Dow Jones guadagna lo 0,1%. Questo nonostante il nuovo maxi piano di sostegni all’economia che il Congresso vota nel pomeriggio dopo l’accordo raggiunto nella notte. Il piano vale complessivamente 900 miliardi di dollari. Tra i provvedimenti, 82 miliardi di dollari per l’scuola e istruzione, 15 miliardi per le compagnie aeree, un assegno di 600 dollari per i cittadini e uno stanziamento di 300 dollari a settimana per chi fa richiesta del sussidio di disoccupazione.