La Champions League su Amazon conferma la tendenza: la tv sarà sempre più a pagamento
Amazon oltre ai pacchi acquistati, ci porterà il mercoledì sera (dall’anno prossimo e per i prossimi tre anni) anche le dirette di 16 partite della Champions League. L’offerta di Prime (la piattaforma di Amazon) si arricchisce, dopo le partite della Premier League, anche della più importante manifestazione calcistica europea per club. Il mondo delle comunicazioni cambia velocemente, rispetto ai tempi lentissimi della politica.
La prima legge di sistema sulla Tv risale a circa mezzo secolo fa; la legge n.103/1975 prevedeva la nascita della Commissione parlamentare di Vigilanza sancendo, secondo le sentenze della Corte Costituzionale, la “dipendenza” del Servizio pubblico dal Parlamento e non più dal Governo, nel contempo si dava avvio alla privatizzazione del sistema (fra l’altro si prevedeva l’uso monocanale del cavo, una vera e propri assurdità industriale che ha di fatto bloccato il sistema di trasmissione basato sul cavo, sistema che avrebbe riscritto la storia della televisione e la storia politica dell’Italia).
Dopo quella legge di sistema ce ne sono state altre cinque che avrebbero dovuto disciplinare questi due settori: la governance della Rai, con l’obiettivo di allentare la dipendenza della stessa dai partiti, e il pluralismo concorrenziale nel settore privato. Un fallimento in entrambi i casi: l’ultima legge sulla Rai risale al 2015 ed ha dato più poteri al governo nella nomina dei vertici della Rai; sul pluralismo esterno si è fatto poco al punto che non è stato nemmeno disciplinato il conflitto d’interessi. Mezzo secolo buttato!
Se la politica è ferma, il mercato corre. Le piattaforme online hanno il 5% del totale dei ricavi della televisione e tale quota tenderà a crescere velocemente. Sky ha il ruolo egemone con il 36% dei ricavi, e i due ex oligopolisti, Rai e Mediaset, scendono nella classifica.
Si rileva che anche Amazon si appoggia su Sky (come accade per Netflix): chi ha il decoder SkyQ potrà vedere le partite di Amazon (c’è la possibilità che si arrivi ad un solo decoder fra le varie offerte a pagamento). Ciò potrebbe essere oggetto di valutazioni da parte dell’Antitrust e dell’AgCom.
La vicenda di Amazon conferma che la televisione, nelle sue varie forme di visione, sarà sempre più a pagamento. La Tv free perderà audience e la qualità dei programmi scemerà al pari del calo dei ricavi. La Tv generalista manterrà l’appuntamento serale per l’informazione e i pochi grandi eventi che ancora gestisce, mentre i programmi top (le serie, le partite di calcio, i film) saranno visti sulle varie forme di Tv a pagamento. La Tv da servizio “universale” si sta trasformando in un servizio divisivo.
Perché Amazon (la quale sta lanciando il sistema di videochiamata utilizzando il display e la videocamera disponibili sugli Amazon Echo Show) ha fatto questa scelta, scelta che potrebbe ripetersi per l’asta 2021-‘24 dei diritti del campionato di Serie A? È probabile che non voglia diventare un vero e proprio network, ma semmai puntare a legare di più e di ampliare i clienti del proprio core-business.
Quindi potrebbe essere una costosa operazione di marketing (80milioni ammonta, secondo alcune notizie di stampa, il costo dei diritti della Champions) sostenibile solo da un gigante quale è Amazon (un fatturato pari a circa il 14% del Pil italiano!). Chi ne beneficerà sarà il sistema-calcio, che ha uno sconfinato bisogno di maggiori risorse. Il vantaggio per il pubblico sarà piuttosto limitato, dovendo fare zapping fra le varie Tv a pagamento, con costi che potrebbero essere superiori.
Il mercato corre e la politica sta ferma. Fra qualche anno in Italia ci saranno con un ruolo preponderante le Tv delle Big Tech (le quale peraltro hanno il vantaggio di operare nel mercato senza controlli), allora rimpiangeremo quando la televisione “parlava” italiano.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".
Francesco Devescovi
Ricercatore
Televisione - 21 Dicembre 2020
La Champions League su Amazon conferma la tendenza: la tv sarà sempre più a pagamento
Amazon oltre ai pacchi acquistati, ci porterà il mercoledì sera (dall’anno prossimo e per i prossimi tre anni) anche le dirette di 16 partite della Champions League. L’offerta di Prime (la piattaforma di Amazon) si arricchisce, dopo le partite della Premier League, anche della più importante manifestazione calcistica europea per club. Il mondo delle comunicazioni cambia velocemente, rispetto ai tempi lentissimi della politica.
La prima legge di sistema sulla Tv risale a circa mezzo secolo fa; la legge n.103/1975 prevedeva la nascita della Commissione parlamentare di Vigilanza sancendo, secondo le sentenze della Corte Costituzionale, la “dipendenza” del Servizio pubblico dal Parlamento e non più dal Governo, nel contempo si dava avvio alla privatizzazione del sistema (fra l’altro si prevedeva l’uso monocanale del cavo, una vera e propri assurdità industriale che ha di fatto bloccato il sistema di trasmissione basato sul cavo, sistema che avrebbe riscritto la storia della televisione e la storia politica dell’Italia).
Dopo quella legge di sistema ce ne sono state altre cinque che avrebbero dovuto disciplinare questi due settori: la governance della Rai, con l’obiettivo di allentare la dipendenza della stessa dai partiti, e il pluralismo concorrenziale nel settore privato. Un fallimento in entrambi i casi: l’ultima legge sulla Rai risale al 2015 ed ha dato più poteri al governo nella nomina dei vertici della Rai; sul pluralismo esterno si è fatto poco al punto che non è stato nemmeno disciplinato il conflitto d’interessi. Mezzo secolo buttato!
Se la politica è ferma, il mercato corre. Le piattaforme online hanno il 5% del totale dei ricavi della televisione e tale quota tenderà a crescere velocemente. Sky ha il ruolo egemone con il 36% dei ricavi, e i due ex oligopolisti, Rai e Mediaset, scendono nella classifica.
Si rileva che anche Amazon si appoggia su Sky (come accade per Netflix): chi ha il decoder SkyQ potrà vedere le partite di Amazon (c’è la possibilità che si arrivi ad un solo decoder fra le varie offerte a pagamento). Ciò potrebbe essere oggetto di valutazioni da parte dell’Antitrust e dell’AgCom.
La vicenda di Amazon conferma che la televisione, nelle sue varie forme di visione, sarà sempre più a pagamento. La Tv free perderà audience e la qualità dei programmi scemerà al pari del calo dei ricavi. La Tv generalista manterrà l’appuntamento serale per l’informazione e i pochi grandi eventi che ancora gestisce, mentre i programmi top (le serie, le partite di calcio, i film) saranno visti sulle varie forme di Tv a pagamento. La Tv da servizio “universale” si sta trasformando in un servizio divisivo.
Perché Amazon (la quale sta lanciando il sistema di videochiamata utilizzando il display e la videocamera disponibili sugli Amazon Echo Show) ha fatto questa scelta, scelta che potrebbe ripetersi per l’asta 2021-‘24 dei diritti del campionato di Serie A? È probabile che non voglia diventare un vero e proprio network, ma semmai puntare a legare di più e di ampliare i clienti del proprio core-business.
Quindi potrebbe essere una costosa operazione di marketing (80milioni ammonta, secondo alcune notizie di stampa, il costo dei diritti della Champions) sostenibile solo da un gigante quale è Amazon (un fatturato pari a circa il 14% del Pil italiano!). Chi ne beneficerà sarà il sistema-calcio, che ha uno sconfinato bisogno di maggiori risorse. Il vantaggio per il pubblico sarà piuttosto limitato, dovendo fare zapping fra le varie Tv a pagamento, con costi che potrebbero essere superiori.
Il mercato corre e la politica sta ferma. Fra qualche anno in Italia ci saranno con un ruolo preponderante le Tv delle Big Tech (le quale peraltro hanno il vantaggio di operare nel mercato senza controlli), allora rimpiangeremo quando la televisione “parlava” italiano.
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"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".