Oggi incontro al ministero dello Sviluppo Economico tra vertici dell'azienda e governo. Gli stipendi di dicembre saranno pagati al 100% e poi tre mesi di Cig Covid. Decisione inaccettabile, se si considerano i volumi produttivi in crescita, secondo i sindacati
I licenziamenti alla Whirlpool di Napoli partiranno dal prossimo primo di aprile. Dall’incontro al Mise esce un salvagente di tre mesi per i 340 lavoratori dello stabilimento campano di cui la multinazionale statunitense ha deciso la chiusura. Nulla di più. “Piena retribuzione e tredicesime fino al 31 dicembre al 100% per i lavoratori senza ricorso agli ammortizzatori, come da accordi con il governo. Dal 1 gennaio richiesta di ammortizzatori fino alle fine di marzo e poi avvio della la procedura di licenziamento collettivo il 1 di aprile”, ha detto l’amministratore delegato di Whirlpool, Luigi La Morgia.
“Whirlpool non ha aperto ad oggi nessuna procedura,. l’azienda pagherà tutto fino al 31 dicembre e poi ci sarà cig L’azienda, in attesa che venga approvata la legge di bilancio, farà ricorso alla cassa covid per 3 mesi”, ha continuato La Morgia. In sostanza quindi i tre mesi sono a carico dello Stato, nonostante la multinazionale abbia ricevuto in questi anni aiuto dal governo italiano per circa 100 milioni di euro. Parole di speranza per i lavoratori arrivano dal sottosegretario allo Sviluppo, Alessandra Todde che spiega: “Abbiamo ricevuto in questi mesi moltissime dichiarazioni d’interesse, ma noi vogliamo prima avere chiarezza di ciò che vuole fare l’azienda e poi presenteremo il nostro progetto. Non soffriamo di “annuncite” e un Governo serio, come il nostro, lavora silente e a testa bassa per presentare un progetto concreto con cui rilanciare il sito napoletano”. I vertici di Whirlpool hanno ricordato come, nonostante la decisione di chiudere il sito di Napoli, “Nel biennio 2019-2020 l’azienda ha investito circa 160 milioni di euro. Si conferma l’impegno negli stabilimenti in Italia e si prevede una crescita nel 2021, in particolare a Siena”.
“Nel corso dell’incontro di oggi sulla vertenza di Whirlpool, l’azienda ha confermato un trend positivo dei volumi produttivi e previsioni di crescita nel 2021. L’amministratore delegato La Morgia ha annunciato che dal 1 gennaio faranno richiesta per lo stabilimento di Napoli per l’erogazione della cassa integrazione Covid-19 fino a marzo e dal 1 aprile si avvierà la procedura di licenziamento collettivo”. Lo dichiara la segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore elettrodomestico, Barbara Tibaldi, in una nota. “Quanto proposto dalla multinazionale è per noi inaccettabile, chiediamo un approfondimento sulla legittimità di questa richiesta. L’accordo del 25 ottobre del 2018 è tuttora in vigore e prevede che non si possono aprire procedure di licenziamento”. “Il divieto di licenziamenti ci farà guadagnare del tempo che non deve assolutamente essere sprecato, bensì investito per dare finalmente una risposta ai lavoratori della fabbrica di lavatrici Napoli e per fornire un quadro di maggiore certezze per tutti i lavoratori di Whirlpool in Italia. Dal primo gennaio è essenziale che si dia copertura salariale ai lavoratori di Napoli; se per qualsiasi motivo ciò non avvenisse, adiremmo le vie legali”, dichiara il segretario nazionale Uilm responsabile del settore elettrodomestici, Gianluca Ficco.