Milano, novembre inoltrato. Ti chiama il tuo medico per dirti che deve disdire l’appuntamento. I vaccini antinfluenzali che aveva ordinato non sono arrivati: forse la settimana prossima.

Passa una settimana, poi due, poi tre, ma le dosi non arrivano: pare che la regione Lombardia non sia riuscita a procurarsele. A metà dicembre il medico suggerisce di contattare il centro prenotazioni del Sistema Sanitario Lombardo: pare che i vaccini ci siano, anche se a lui non li hanno mandati. E le cose stanno proprio così.

Dal suo sito la regione ti invita a prenotare il tuo vaccino antinfluenzale e cerca di convincerti che sarebbe proprio una buona idea: “In questo contesto, la vaccinazione antinfluenzale è un alleato importante e risulta fondamentale per le persone ad alto rischio, sia per la tutela della loro salute, sia per semplificare la gestione e le diagnosi tra i casi sospetti Covid-19 e i casi di influenza stagionale, i cui sintomi sono tra loro molto simili”.

Ti senti quasi colpevole: che cosa stai aspettando? Sarai mica un anti-vax? Non vorrai complicare la gestione della pandemia e dei casi sospetti di Covid? No, no, tu non vuoi e decidi di telefonare immediatamente al numero verde, anche se non riesci a spiegarti perché al tuo medico, che aderisce alla campagna vaccinale, i vaccini non li abbiano ancora mandati.

L’addetta alle prenotazioni telefoniche è gentile ed efficiente, l’appuntamento te lo dà subito, dopodomani potrai vaccinarti presso una struttura privata lontana dal tuo domicilio, dall’altra parte di Milano, in una zona in cui il parcheggio è una chimera. Dovrai arrivare dieci minuti prima dell’appuntamento e resterai in una sala d’attesa per poi effettuare l’accettazione. L’addetta non sa quante persone troverai nella sala d’aspetto, ma è sicura che le distanze saranno rispettate e che tutti indosseranno correttamente la mascherina. Espletate tutte le formalità potrai accedere alla sala vaccini e farti finalmente bucare.

Passa qualche ora e cominci ad avere dei dubbi: lavori da casa, non entri da mesi in un supermercato e ti fai recapitare la spesa a domicilio, non sali sui mezzi pubblici, non vai a teatro, non vai al cinema, non vai al ristorante, con gli amici parli solo al telefono e adesso hai appena deciso di prendere autobus e metro e di infilarti in una sala d’attesa in un luogo chiuso, si spera ventilato ma non ne sei sicuro, dove ci saranno altre persone, magari parecchie, che non conosci e che, forse, la maschera la terranno sul collo invece che sul naso (pare sia molto trendy)?

Ma sei matto? Per evitare l’influenza stagionale accetti di entrare in luoghi chiusi insieme a soggetti potenzialmente positivi rischiando di ammalarti di Covid? Ma chi te lo fa fare? No, il gioco non vale la candela: meglio disdire l’appuntamento.

E pensare che quando un paziente arriva nello studio del tuo medico, che riceve solo su appuntamento, trova solo lui e non altre persone, a parte il fatto che tiene i locali aerati e la mascherina sul naso. Perché non gli consegnano le dosi che ha ordinato? Boh, qualcosa non torna in Lombardia, per non dire di peggio.

Le vaccinazioni antinfluenzali saranno erogate:

1. dai Medici di Medicina Generale che aderiscono alla campagna: in questo caso è consigliato verificare le modalità dell’offerta presso il proprio Medico di Medicina Generale;

2. presso i Centri vaccinali delle Asst;

3. nei luoghi dedicati, individuati dalle Asst anche con la collaborazione dei Comuni.

E’ più importante accordarsi preventivamente con il proprio Medico o con le Asst di riferimento e rispettare modalità e tempi della prenotazione, così da garantire il rispetto delle norme di distanziamento ed evitare assembramenti.

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