Televisione

Natale in casa Cupiello, Sergio Castellitto e Edorardo De Angelis alle prese con la celebre commedia stasera su RaiUno

La sfida è di quelle gigantesche. Riportare in scena, o stravolgere, quella dolente e dignitosa maestria di Eduardo nell’interpretare Luca Cupiello. La commedia, che andò in scena per la prima volta a teatro a Napoli nel 1931, ebbe due trasposizioni poi filmate

Scherza coi fanti e lascia stare i santi. O forse no? Sergio Castellitto, ed Edoardo De Angelis, affrontano una delle commedie più celebri e amate di Eduardo De Filippo. L’appuntamento per Natale in casa Cupiello è alle 21.30 su Rai1. E la sfida è di quelle gigantesche. Riportare in scena, o stravolgere, quella dolente e dignitosa maestria di Eduardo nell’interpretare Luca Cupiello. La commedia, che andò in scena per la prima volta a teatro a Napoli nel 1931, ebbe due trasposizioni poi filmate (tre con quella di De Angelis): la prima nel 1962 e la seconda, quella più vista e venerata tra i fan di Eduardo (noi tra loro ndr), del 1977 che è poi la versione interpretata, tra gli altri, da Lina Sastri e dal compianto Luca De Filippo. “Natale in casa Cupiello è una tragedia che fa ridere”, ha spiegato il regista De Angelis. “Una casa distrutta e una famiglia in frantumi vengono tenute in piedi dall’ostinazione di Luca e dai suoi strumenti patetici: colla di pesce puzzolente e il sogno pulito del presepe. Il presepe è bello e commovente perché lì ognuno ha il suo posto, il suo ruolo. Piace solo a lui però perché gli altri vogliono cambiare posizione, vogliono essere liberi. E in nome della libertà, distruggono tutto. Sospesi tra realtà e presepe, è possibile una forma di salvazione? Si, è possibile ma affinché il bambino possa nascere e salvare il mondo trasformandolo in un vero mondo nuovo, il mondo vecchio deve morire”. De Angelis non è proprio l’ultimo arrivato, anzi. I suoi due ultimi film sono da visibilio totale: Indivisibili e Il vizio della speranza. “Dopo un’attenta istruttoria filologica attraverso le edizioni dell’opera mutata nel corso dei decenni anche profondamente, abbiamo deciso di collocare il presente adattamento nel 1950 – ha continuato il regista – Un anno emblematicamente sospeso tra la guerra e il benessere. Napoli è ancora ferita dalle bombe ma si sentono i primi vagiti di una classe media che si affermerà negli anni successivi. Un anno sospeso tra distruzione e ricostruzione, proprio come il 2020. È una commedia che fa piangere Natale in casa Cupiello”. Infine c’è la sfida di Sergio Castellitto nell’interpretare Eduardo. Non solo il personaggio di Luca Cupiello, ma proprio l’icona del teatro italiano, il totem affettivo che nel dopoguerra ha unito Nord e Sud, popolo ed elite del nostro paese. Cinque settimane di riprese – tra agosto e settembre 2020 -, location in un appartamento di via dei Tribunali, nel cuore antico di Napoli e poche scene esterne in piazza Sforza, di fianco all’obelisco di San Gennaro, Natale in casa Cupiello versione 2020 vede Massimo Gaudioso allo script, Marina Confalone e Alessio Lapice, tra gli altri, in scena. Incrociamo le dita.