Insistenti i rumors circa un ritorno di fiamma della Mela per la Apple car, a zero emissioni e guida autonoma, che potrebbe debuttare entro il prossimo quinquennio. Intanto il patron di Tesla svela un retroscena sui suoi rapporti con il numero uno della casa di Cupertino, a cui offrì di rilevare la sua azienda a un decimo del suo valore (60 miliardi di dollari), ricevendo però un diniego
Non è finita finché non è finita. Vale anche per l’auto elettrica a guida autonoma griffata Apple, la stessa che avrebbe dovuto far entrare il marchio della mela morsicata nell’agguerrito business delle quattro ruote. Dopo i proclami e gli entusiasmi iniziali, il progetto era stato ridimensionato: l’azienda aveva deciso di concentrarsi sulla fornitura di tecnologia piuttosto che costruire una vettura da cima a fondo. Ora, però, Apple sarebbe tornata alla carica e nuove indiscrezioni parlano del 2024/2025 come possibile data di esordio del suo primo modello.
La notizia è stata accolta più che bene dal mondo della finanza, che ha premiato il titolo Apple e, di riflesso, ha tolto qualcosa ai colossi del calibro di GM, Ford e persino Tesla: in pratica, gli investitori ritengono che l’ingresso dell’azienda di Cupertino nel mondo dell’auto potrebbe avere lo stesso forte impatto, spiazzante per la concorrenza, che ha avuto l’iPhone nel mondo della telefonia: in altri termini, gli investitori ne sognano uno a quatto ruote.
E c’è chi, addirittura, arriva a prevedere un possibile matrimonio fra Tesla e Apple che, automobilisticamente parlando, costituirebbe le nozze del secolo. Ipotesi tutt’altro che peregrina, peraltro, visto che lo stesso Elon Musk ha pubblicamente ammesso che, durante la crisi che stava passando la sua azienda qualche tempo fa (quando era alle prese coi ritardi di produzione della Model 3) contattò Tim Cook, il numero uno di Apple, per provare a cedergli Tesla a un decimo del suo valore, circa 60 miliardi di dollari. Un affare che, però, non è andato in porto per il rifiuto del numero un di Apple.
Nel frattempo, comunque, la Mela ha assunto una serie di ex dirigenti Tesla specializzati in sistemi di propulsione, tecnologia interna all’abitacolo e autopilota per auto. Ha, inoltre, acquisito società specializzate nello sviluppo di vetture a guida autonoma. Segno che il progetto per una Apple Car è vivo e vegeto. Secondo quanto riporta Reuters, l’azienda californiana aspirerebbe ad arrivare sul mercato con una batteria di nuova generazione, capace di ridurre i costi e aumentare l’autonomia complessiva.
Questi nuovi rumors, comunque, vanno presi con le pinze: l’attuale scenario economico, infatti, potrebbe nuovamente spedire in soffitta il progetto della Apple Car o convincere la compagnia che sarebbe più redditizio configurarsi come un fornitore di tecnologia più che come un costruttore d’auto tout court. I taccuini dei bookmaker sono già incandescenti.