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Bruno Barbieri: “Con Cannavacciuolo e Locatelli c’è un affiatamento maggiore che con Cracco e Bastianich”. Ecco perché

Lo chef, intervistato dall'Huffington Post, ha parlato di questa stagione di Masterchef ma anche della difficoltà del mondo della ristorazione in tempo di covid-19

Cannavacciuolo e Locatelli sono chef straordinari, mi permettono di essere così come sono. Quest’anno c’è un affiatamento addirittura maggiore rispetto al trio della prima stagione di Masterchef (Barbieri era con Carlo Cracco e Joe Bastianich). Eravamo dei personaggi mentre adesso ci divertiamo. Non ci prendiamo sempre sul serio ma non ci dimentichiamo mai il nostro ruolo di giudici e chef”. Parola di Bruno Barbieri che, intervistato dall’Huffington Post, ha ben chiara la “squadra di giudici” che preferisce ma anche un’altra cosa: “Vado via da Masterchef solo se mi cacciano a calci nel sedere”. E come dargli torto? Il cooking show in onda ogni giovedì alle 21:15 su Sky Uno e in streaming su Now TV continua a funzionare. Chef Barbieri si complimenta anche con tutta la crew del programma, registrato in tempo di covid-19: “Dico “chapeau” agli autori che ci hanno permesso di lavorare in sicurezza nonostante le difficoltà. Avevamo sempre le mascherine, sembravamo degli alieni. Sono stato messo nella condizione di lavorare al meglio nonostante questo mostro sempre pronto ad aggredirci. La produzione è stata ineccepibile, abbiamo lavorato senza paura. Nessuno si è ammalato. Questa è una grande stagione e Sky ha creduto in noi per regalare un momento di serenità e felicità a tutti i fan di Masterchef per questo Natale”. Non può mancare un pensiero ai ristoratori che in questo momento sono in grave difficoltà: “Ci sono tanti giovani che hanno iniziato questo lavoro per crearsi un futuro ma non c’è l’hanno fatta solo perché hanno aperto i locali poco prima dell’inizio della pandemia. C’è chi ha investito i risparmi di una vita. A loro dico solo una cosa: ragazzi, non mollate! Quando si tocca il fondo bisogna risalire. L’importante è sapere di non essere soli. Siamo una squadra, siamo una brigata”. Un messaggio importante, dallo chef Barbieri (che dice, sogna di preparare i “tortellini per la regina”).