Il fatto è semplice: Walter Ricciardi, consulente del ministro della salute Roberto Speranza, è intervenuto, nuovamente, nelle ultime ore, su tv e radio, dichiarando a gran voce che serve un nuovo lockdown di due mesi e che le scuole non possono riaprire.
Parto dall’effetto che ha fatto su di me questa ennesima, non richiesta, dichiarazione: incredulità unita a una certa rabbia, legata al fatto che mi è difficile davvero non capire come Ricciardi possa a sua volta non comprendere l’effetto che può fare sulle persone quanto lui dice in maniera evidentemente inconsapevole.
Scorrendo poi i vari commenti alla notizia, sia su testate che sui social network, ho visto che non c’era nessun commento positivo, nessuno. Il fronte che critica Ricciardi è compatto: la gente è stanca delle sue dichiarazioni, chiede che taccia, vorrebbe che si mettesse nei panni di chi guadagna 600 euro una tantum “forse sì forse no”. Ma il commento che mi ha fatto più riflettere è questo: “Vorrei solo dire a Ricciardi che ogni volta che invoca un lockdown ci sono persone disabili e fragili come me che stanno male. Che da mesi ricorrono ad antidepressivi otre le loro terapie. Percorse da pensieri devastante e da una depressione terribile”.
Basterebbe questo per invocare un lockdown, piuttosto, delle dichiarazioni di Ricciardi, per tutto il tempo delle feste, affinché possiamo vivere con meno angoscia di quella che già abbiamo. Ma io non contesto che i virologi rilascino interviste o vadano in tv. Infatti, per fortuna, non sono tutti uguali. Quando sento, ad esempio, la brava Antonella Viola mi viene un senso quasi di pace. Pacata, intelligente, misurata, non dice mai una parola di troppo. E’ costruttiva, comprensiva. D’altronde ha due figli e questo senza dubbio l’aiuta a capire come certe sparate sulle scuole chiuse venti giorni prima della riapertura siano assurde.
Il punto, però, è che non ci dovrebbe essere bisogno di essere madri per capirlo, così come non ci dovrebbe essere bisogno di essere delle partite Iva per intuire l’effetto su chi ha un negozio, un bar, un’impresa ferma da mesi, di certe dichiarazioni. Sempre più, invece, mi rendo conto che le misure che si invocano rispetto alla pandemia sono direttamente proporzionali al tipo di contratto, e di benessere economico personale, che si ha. Questo non vale solo per i virologi dallo stipendio sicuro, ma anche per chi semplicemente scrive sui social. Solo che i primi hanno ben maggiori responsabilità.
Ma invocare un nuovo lockdown ora, dopo che l’Italia ha avuto per mesi regioni rosse e arancioni, dopo che è stato fatto un lockdown per il Natale, a cosa serve? Davvero, mi chiedo a cosa? Le parole di Ricciardi creano solo esasperazione, ma un’esasperazione profonda, che si unisce alla stanchezza, alla paura, alla disperazione. Quella di gente rimasta senza lavoro, ma quella anche di madri e padri distrutti dalla fatica di lavorare a casa con i bambini e senza aiuti, quella degli anziani segregati in casa da mesi e sempre più soli e terrorizzati, quella degli adolescenti segnata tragicamente da un isolamento che lascerà una cicatrice profonda, quella di chi si prende cura di tutti i disabili e malati e non ultima, ovviamente, l’esasperazione dei malati e disabili stessi. Santo cielo, non è abbastanza per tacere?
In tutto ciò, ovviamente, chi ci guadagna sono proprio i negazionisti, nei quali confluiscono le persone sempre più impaurite e sconvolte. E cominciano ad essere concretamente appetibili se l’alternativa sono gli algidi burocrati di stato, perché così appaiono, che dall’alto invocano misure sempre più drastiche e drammatiche. Senza, peraltro, che nessuno gliele abbia chieste, a partire dal governo. Anzi, direi che esternazioni quali quelle di Ricciardi danneggiano pure il governo stesso e la sua faticosissima ricerca di una mediazione tra cercare di tutelare chi rischia di morire e chi rischia di morire di fame, o di depressione, per fare una sintesi: due cose che tragicamente vanno in direzione opposta. Danneggia, anche, la ministra della pubblica istruzione Lucia Azzolina, che – speriamo con risultati concreti – sta lavorando alacremente per riaprire le scuole.
Pertanto, chiedo apertamente a Ricciardi di smettere di invocare nuovi lockdown e chiedo anche a Speranza di dire al suo esperto che così agendo, anzi dicendo, fa solo del male. Lasciateci vivere giorno per giorno, già è faticoso così. Invocare futuri terrori proprio non ci serve. Non serve ai più forti, figuriamoci ai più deboli.