Panettone vs pandoro. L’eterna sfida di Natale tra i due dolci simbolo della tradizione italiana raggiunge il culmine proprio in questi giorni. E così, dopo aver passato in rassegna i migliori panettoni in vendita al supermercato, Altroconsumo (la rivista dei consumatori, ndr) ha pubblicato anche la classifica dei migliori pandori acquistabili nella grande distribuzione. Un’analisi che ha preso in considerazione gli 8 marchi italiani più diffusi, con prove di laboratorio e il giudizio di pasticcieri esperti.
La prima cosa ad esser stata esaminata è la lista degli ingredienti che, oltre ad essere di qualità, deve rispettare regole precise, proprio come per il panettone, e trovare riscontro in quanto è riportato sull’etichetta presente sulla confezione. Non solo, al vaglio degli esperti è finita anche la forma a stella con otto punte: un buon pandoro non deve avere la “crosticina” sulla sommità, la struttura deve essere ben definita e, soprattutto, non deve essere unto. Anche il colore deve essere omogeneo e dorato, con l’interno soffice e uniformemente giallo. Serve poi che il pandoro rispetti la norma sul peso, che stabilisce un limite di scarto rispetto a quanto dichiarato in etichetta dai produttori: per un lievitato da 1 chilo il limite va dal 2 al 5%.
Ecco quindi la classifica completa di Altroconsumo:
1. Ricetta classica, Maina, 5,67 euro;
2. Il pandoro di Verona, Bauli, 5,14 euro;
3. Pandoro, Scarpato, 21,40 euro;
4. Originale, Melegatti, 4,53 euro
5. Pandoro, Balocco, 4,15 euro;
6. Pandoro, Perbellini, 19,43 euro;
7. Verona, Conad, 2,96 euro;
8. Verona ricetta classica, Paluani, 4,24 euro.