Natale in zona rossa per l’Italia, in semi-lockdown fino al 27 dicembre. Seppur con alcune deroghe agli spostamenti, una misura ensata per permettere quel “minimo di socialità”, come lo ha definito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nei giorni di festività natalizia. Fino a domenica sarà infatti possibile muoversi – tra le 5 e le 22 – una sola volta al giorno dalla propria abitazione, sempre muniti di autocertificazione, per andare a trovare amici e parenti in un comune della propria regione, massimo in due. Dal conteggio delle due persone sono esclusi i minori di 14 anni e persone non autosufficienti.
È possibile uscire da casa anche per partecipare a una messa, come raccomandato dalla Cei cercando di seguire la funzione “nella chiesa più vicina alla propria abitazione”. Non avranno limiti di orario negli spostamenti invece coloro che si occupano di volontariato, “anche in convenzione con enti locali” e “a favore di persone in condizione di bisogno e di svantaggio”. In ogni caso, fino a domenica, ogni spostamento dalla propria abitazione deve avvenire con autocertificazione, scaricabile qui, anche nel caso in cui ci si muovesse per acquistare beni di prima necessità negli esercizi commerciali – come supermercati, alimentari, librerie, tabacchi e le edicole, ma non oggi né il 26 dicembre perché i quotidiani non vengono pubblicati – che resteranno aperti. Ristoranti, bar e pasticcerie saranno chiusi, ma si potrà ordinare a domicilio o per l’asporto entro le 22.
Gli spostamenti tra Regioni sono invece possibili solo per motivi di necessità, lavoro e ricongiungimenti familiari (è il caso ad esempio di un genitore separato con un figlio minorenne). Non sono quindi consentiti spostamenti extraregionali per turismo né per raggiungere le seconde case. Potrà muoversi tra due aree del Paese chi vuole trascorrere con qualche giorno durante le festività con un genitore non autosufficiente, eventualmente anche accompagnato da un figlio minorenne. Mentre resta sempre consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. Il Viminale ha previsto di schierare nelle strade 70mila agenti per controllare che le regole vengano rispettate.
Chi torna dall’estero deve sottoporsi alla quarantena. Inoltre, è bene ricordare, che chi è rientrato in Italia negli ultimi 14 giorni da Gran Bretagna e Irlanda del Nord è obbligato – anche se asintomatico – a contattare la Asl e sottoporsi a tampone. Chi invece atterrerà oggi o nei prossimi giorni ha l’obbligo di sottoporsi al tampone in partenza e all’arrivo. In caso di violazione delle regole sugli spostamenti all’interno del territorio nazionale la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo. La sanzione è ridotta a 280 euro se si paga entro 5 giorni. In caso di accertamento di una violazione alle disposizioni che non si ritiene motivata si può fare ricorso al Prefetto.