Nel giorno di Santo Stefano in Italia sono stati accertati 10.407 nuovi casi di coronavirus, frutto di un numero di tamponi processati molto più basso rispetto ai giorni precedenti: 81.285. Il bollettino del ministero della Salute comunica anche 261 morti nelle ultime 24 ore, 71.620 in totale dall’inizio della pandemia. In ospedale ci sono 98 ricoverati Covid in meno rispetto a ieri e anche il saldo tra ingressi e uscite in terapia intensiva registra un -2. Anche se altre 135 persone hanno avuto bisogno delle cure in rianimazione.

Il tasso di positività, ossia il rapporto tra i casi trovati e il numero di test effettuati, è al 12,8% e si conferma quindi in crescita. Ieri, nel giorni di Natale, era salito al 12,5% dal 9,3% del 24 dicembre. Significa che, al netto del numero di tamponi processati, vengono trovate più persone positive al Covid. Ieri infatti i contagi accertati erano 19.037, quindi 8.630 in più rispetto ad oggi, ma con oltre 70mila test in più effettuati (152mila). Nel confronto con settimana scorsa, comunque, i casi sono diminuiti: da lunedì a sabato sono 86.196 (contro 96.982), nonostante circa 75mila tamponi in più effettuati.

La Regione con più nuovi casi resta il Veneto, che oggi ne conta 2.523 con 17mila tamponi. Poi c’è l’Emilia-Romagna: 1.756 nuovi contagi e solo 5.775 tamponi. La Lombardia con 15.337 test ha registrato 1.606 positivi nelle ultime 24 ore. L’unica altra Regione che resta sopra i mille casi è il Lazio: 1.033 nuovi contagi con 10.594 tamponi. Il maggior numero di decessi resta invece in Lombardia (36), 33 in Veneto, 27 in Sicilia e 25 in Puglia. Guardando ai ricoveri, la Lombardia diventa la regione che va meglio: -137. Crescono invece i pazienti in area medica nel Lazio (+76), così come a Trento (25) e in Puglia (22). Concentrandosi sulle terapie intensive, crescono i posti letto occupati in Veneto (+9), in Emilia-Romagna (8), nel Lazio (7) e nelle Marche (4).

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