Le prime 9.750 dosi destinate da Pfizer-Biontech all'Italia sono arrivate nei centri di somministrazione. Medici, infermieri e operatori sanitari sono i primi a ricevere il farmaco: "Speriamo di essere un esempio". Il Vaticano: "Sia disponibile per tutti". De Magistris contro l'iniziativa del governatore: "Inqualificabile e indegno abuso di potere"
Alle 7.20 della mattina del 27 dicembre le prime tre persone in Italia sono state vaccinate contro il coronavirus. Il nostro Paese, insieme con tutta Europa, ha cominciato la sfida decisiva al Covid con quella che istituzioni e scienziati definiscono la più grande campagna di vaccinazione della storia. È il giorno del Vaccine Day, da Roma a Milano vengono somministrate le prime 9.750 – simboliche – dosi del farmaco realizzato da Pfizer-Biontech. “Oggi l’Italia si risveglia”, ha scritto il premier Giuseppe Conte su Twitter, rilanciando l’hashtag #Vaccineday. “Questa data ci rimarrà per sempre impressa. Partiamo dagli operatori sanitari e dalle fasce più fragili per poi estendere a tutta la popolazione la possibilità di conseguire l’immunità e sconfiggere definitivamente questo virus“. In Campania il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha deciso però di farsi inoculare il farmaco già oggi. Un’iniziativa che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha definito un “inqualificabile e indegno abuso di potere“.
Sono la professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli i primi ad aver ricevuto il vaccino anti-Covid all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma. “Ho la consapevolezza che oggi sia un giorno importante e decisivo. La scienza e la medicina sono le uniche cose che ci permetteranno di uscire da questo virus. Lo dico con il cuore, vaccinatevi”, ha detto Claudia Alivernini. “Mi sento benissimo. Sono stata scelta fra i primi come simbolo per dire di fidarsi e credere in questa scelta”, ha spiegato Capobianchi, la direttrice del laboratorio di virologia dello Spallanzani che partecipò a diagnosticare la prima infezione di Covid-19. “Dobbiamo fidarci della scienza“, ha ribadito. Un messaggio che da Nord a Sud ripetono tutti i medici, gli infermieri e gli operatori che per primi stanno ricevendo il vaccino: “Chi ha vissuto sulla propria pelle e ha visto con i propri occhi la drammatica straordinarietà di questa malattia non può e non deve temere il prodotto della scienza”, ha detto Massimo Geraci, il primo medico a essere vaccinato oggi in Sicilia. “Speriamo di essere stati di esempio per tutti quanti”, ha detto a Sky Tg24 l’operatore sociosanitario Omar Altobelli. “Mi sento di rassicurare le persone e il messaggio che vorrei far passare è di vaccinarsi. Fatelo anche per chi non c’è più“, fa eco da Milano Adele Gelfo, 50 anni, operatrice sociosanitaria (Oss) in corsia all’ospedale Niguarda di Milano.
Speranza: “Resistere ancora alcuni mesi” – Dal Vaticano mons. Vincenzo Paglia ha ricordato che “affinché il vaccino sia davvero un atto d’amore, come il Papa ha sottolineato, deve essere disponibile per tutti e in tutti i Paesi”. “Questo vaccino è la strada che serve per chiudere una stagione difficile”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando allo Spallanzani. “Bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non è finita e serve sempre il rispetto delle regole“, ha voluto sottolineare il ministro. Che poi ha ricordato “quando mi telefonarono per avvertirmi che erano stati ricoverati allo Spallanzani i primi 2 cittadini cinesi, in Italia per turismo, con il sospetto di aver contratto il Covid”. “In questi mesi – ha ribadito Speranza – gli italiani hanno dimostrato di essere all’altezza della sfida e lo dimostreranno di nuovo. Insieme vinceremo la sfida”. Il commissario straordinario Domenico Arcuri ha ripetuto che in Italia “il vaccino è gratuito per tutti ma non obbligatorio“. “Penso – ha detto Arcuri – che i numeri dei vaccinati saranno molto più alti di quello che pensiamo”. Per raggiungere l’immunità di gregge, ha spiegato, “serve che l’80% di italiani si vaccinino”. Il commissario poi ha assicurato che le prime dosi di Pfizer sono state assegnate ai Paesi Ue in base alla “percentuale di popolazione”. La Germania, infatti, ne ha ricevute “11mila per il V-day”, mentre la cifra di 150mila dosi trapelata inizialmente comprende anche le “forniture successive”. Come l’Italia, che ne riceverà 450mila alla settimana a partire da domani.
Le reazioni – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post sul suo profilo Facebook ha affermato che si sottoporrà al vaccino: “Sarà una raccomandazione, non un obbligo. Io lo farò, perché credo nella scienza e nei medici”, si legge. “Il vaccino anti -Covid è l’unica arma che abbiamo per fermare il virus. Pian piano ci riporterà la nostra libertà: torneremo a sorriderci senza mascherina, ricominceremo a vivere le nostre giornate”, ha aggiunto Di Maio. “Non è la fine, ma è il primo giro di boa, la campagna vaccinale sarà lunga”, ha commentato il segretario del Pd e governatore del Lazio Nicola Zingaretti in un breve video su Fb: “Oggi è un giorno di speranza da vivere con la consapevolezza che dovremo ancora combattere”, ha aggiunto. Per Matteo Salvini “l’importante che l’Italia sia ben organizzata e non arrivi ultima. In Germania ci sono centinaia di migliaia di dosi, in Italia alcune migliaia simboliche. Spero che Arcuri – ha aggiunto il leader della Lega – non fallisca su una battaglia così importante“.
L’operazione Eos e le dosi a disposizione – Soltanto per il V-day è previsto che sia l’esercito a portare le dosi nei centri di somministrazione regionali: il ministero della Difesa ha schierato 5 aerei e 60 autoveicoli, gli stessi che furono impiegati a Bergamo nella fase più dura della pandemia, in modo tale da poter raggiungere in tempo tutte le Regioni. I militari torneranno in gioco solo a fine gennaio, quando saranno disponibili anche i vaccini di Moderna e AstraZeneca. Nell’operazione di oggi, ribattezzata Eos, sono stati impiegati due C27J dell’Aeronautica, due Dornier Do. 228 dell’Esercito, un P-180 della Marina e più di 60 autocarri, per un totale di 250 militari coinvolti. Il carico è stato stoccato il 26 dicembre nell’hub nazionale dell’ospedale Spallanzani di Roma e da qui è stato trasferito in 21 ospedali distribuiti in tutta Italia. Ad avere il maggior numero di dosi di questa prima tranche simbolica è la Lombardia, con 1.620, seguita da Emilia Romagna (975), Lazio (955), Piemonte (910) e Veneto (875). Le regioni con meno dosi sono la Valle d’Aosta (20), il Molise (50) e l’Umbria (85).
LA CRONACA ORA PER ORA
19.28 – Concluse le vaccinazioni pure in Friuli – Si è conclusa intorno alle 19 l’operazione di vaccinazione delle prime 265 persone in Friuli Venezia Giulia, avvenuta nella sede centrale della Protezione civile regionale, a Palmanova. Le fiale del vaccino Pfizer/Biontech sono state inoculate a personale ospedaliero a vario titolo, tra cui l’epidemiologo Fabio Barbone, responsabile dell’equipe tecnico-scientifica regionale che si occupa dell’emergenza, medici di base e operatori sociosanitari di case di riposo. La prima fiala è stata per Ariella Breda, medico dell’Azienda sanitaria giuliano isontina, che per prima ha individuato il virus in regione.
17.40 – Arcuri: 11mila dosi alla Germania per il Vax day – Berlino “ha avuto 11mila dosi. Le 150mila che gli sono state consegnate fanno parte delle forniture successive che nel nostro paese arriveranno a partire dal 28 dicembre”, ha chiarito il commissario all’emergenza Domenico Arcuri, sottolineando che “non c’è alcuna discriminazione”. “L’assegnazione è stata fatta a livello Ue sulla percentuale di popolazione, sia per il vax day sia per le forniture successive a regime – aggiungono – Il nostro piano di distribuzione prevede di avere 450mila dosi a settimana a partire da domani, che arriveranno direttamente nei luoghi di somministrazione”.
16.12 – Vaccinati gli anziani in una Rsa di Perugia – Sono state somministrate anche a 17 ospiti e tre operatori della residenza protetta Santa Margherita di Perugia della Usl 1 le dosi destinate all’Umbria del vaccino Pfizer-Biontech contro il Covid-19. Le operazioni – riferisce l’azienda sanitaria – si sono svolte nella “massima sicurezza” e hanno richiesto alcune ore. Tutti gli ospiti vaccinati avevano già firmato, nei giorni scorsi, il consenso informato per la somministrazione.
16.03 – Conclusa la vaccinazione allo Spallanzani – “Effettuati oggi i 130 vaccini per gli operatori sanitari dell’istituto Spallanzani e per i medici di medicina generale impegnati nelle unità mobili Uscar. A partire da domani verranno somministrati i primi vaccini al personale sanitario nelle province del Lazio nord, Rieti e Viterbo e il 29 dicembre nelle province del Lazio sud, Frosinone e Latina”, comunica la Regione Lazio.
15.53 – Anche Salvini contro De Luca – “De Luca salta la fila e toglie il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno”. Lo scrive su twitter il leader della Lega, Matteo Salvini. “Per esibizionismo – aggiunge Salvini in una nota – il governatore De Luca ha tolto il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno di lui. Medici, infermieri, personale sanitario, forze dell’ordine e persone fragili meritano rispetto e serietà, non politici stile Marchese del Grillo”.
15.12 – De Magistris: “Vaccino a De Luca indegno abuso di potere” – “Trovo davvero inqualificabile e indegno l’abuso di potere del Presidente De Luca che approfitta del suo ruolo istituzionale per vaccinarsi quando il vaccino, nelle prime settimane, deve essere destinato esclusivamente, considerate le pochissime quantità disponibili, a medici, infermieri, operatori sanitari ed anziani. La salute del Presidente De Luca viene purtroppo prima del popolo campano. Si dovrebbe vergognare e chiedere scusa”. Lo dice il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
14.37 – Campania, anche De Luca si è vaccinato – Al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato somministrato stamattina il vaccino anticovid. De Luca ha seguito l’avvio delle vaccinazioni nella tenda allestita all’esterno dell’Ospedale Cotugno di Napoli e poi è andato in riunione con il direttore generale Maurizio Di Mauro. Al termine dell’incontro, De Luca si è sottoposto al vaccino nella direzione dell’ospedale napoletano, come si apprende da fonti della Regione Campania.
14.24 – Concluse vaccinazioni a Genova – “Alle 13.58 si sono concluse all’ospedale San Martino di Genova le operazioni di vaccinazione per oggi. Sono stati effettuati 90 vaccini, 20 in più di quelli previsti”. Lo ha comunicato via Twitter il governatore ligure Giovanni Toti.
14.03 – Vajani: “Il virus ora ci trova armati”- “Per me oggi è una grande emozione essere vaccinati nel luogo in cui è stato diagnosticato il primo caso di Coronavirus in Italia. Questo nemico invisibile che ci ha attaccato a febbraio, trovandoci indifesi, ora ci trova armati”. Sono le parole di Massimo Vajani, medico di base presidente dell’Ordine dei Medici di Lodi tra i primi operatori sanitari vaccinati all’ospedale di Codogno. “E’ un obbligo civile per tutti fare il vaccino, per tutelare se stessi e gli altri. E per i miei colleghi è un dovere deontologico – aggiunge -: sfruttiamo l’occasione per debellare il virus”.
12.51 – 94enne vaccinata a Bari: “Molto felice” – Si chiama Maria Caldarulo, ha 94 anni, ed è la prima anziana ospite di una Rsa pugliese ad essere stata vaccinata contro il Covid a Bari. Emozionata, ha ringraziato le infermiere e le dottoresse dell’Asl Bari che le hanno somministrato la prima dose del vaccino Pfizer. “Oggi sono molto felice”, ha detto poi commossa, ricordando le altre vaccinazioni a cui si è sottoposta nel corso della sua vita. La signora Caldarulo è ospite della Rsa ‘Villa Giovannà di Bari, si tratta di una delle Residenze sanitarie più colpite nella prima ondata di contagi Covid: un luogo simbolo della lotta al coronavirus. Dopo la 94enne, sono state vaccinate altre 30 persone tra ospiti e personale sanitario.
12.47 – Lopalco: “Medico che non si vaccina non è degno” – “Io spero di essere il primo a vaccinarmi appena inizierà la fase 1. Io sono un medico e i medici devono dare l’esempio. Un medico che rifiuta la vaccinazione non è degno di questo mestiere”. Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Puglia, Pierluigi Lopalco, nella giornata di avvio della campagna di vaccinazioni contro il Covid nel Policlinico di Bari. Auspicando “che tutti gli operatori sanitari chiamati a vaccinarsi rispondano a questo appello”, Lopalco ha aggiunto che “dobbiamo porre questa muraglia contro il virus che si chiama vaccinazione”.
12.28 – Prima vaccinata in Lombardia è operatrice Niguarda – È Adele Gelfo, operatrice socio sanitaria che lavora al Niguarda dal 1991, la prima vaccinata Lombarda contro il covid: “sono felicissima, è un onore – il commento a caldo della oss, impegnata nel reparto di rianimazione e coinvolta nella lotta al covid fin dalla prima ondata – Io credo nei vaccini”. “Per ora mi sento bene, questa sera se non mi viene la febbre farò il mio turno di notte – ha raccontato- Al momento sono protetta a metà in attesa della seconda dose. Questo vaccino significa molto, protegge noi e i nostri familiari da questo virus così veloce: ho visto diversi colleghi che purtroppo l’hanno preso, per noi è un valore aggiunto, ci sentiamo più sicuri, anche di più con i nostri Dpi”.
12.11 – Infermiera di Bari: “Una rinascita” – “Credo sia una rinascita dopo mesi di tanto buio, considerando che da marzo viviamo questa condizione. Oggi vorrei aprire le porte a questa nuova speranza, finalmente vediamo la luce alla fine del tunnel. Vorrei essere un inizio e uno stimolo per tutti”. Lo ha dichiarato l’infermiera Anna Ventrella, caposala del reparto di medicina interna Covid del Policlinico di Bari, terza persona vaccinata in Puglia contro il Covid.
11.53 – Galli: “Occasione per voltare pagine” – “È ora di voltare pagina, questa è l’occasione, inizia la possibilità di voltare pagina”: lo ha detto il primario dell’Ospedale Sacco di Milano Massimo Galli, tra i primi a vaccinarsi oggi all’ospedale Niguarda in occasione del lancio della campagna vaccinale contro il covid. Per quanto riguarda la sicurezza del vaccino, “il 100% di sicurezza non esiste per nessun farmaco, vaccino o intervento chirurgico”.
11.46 – Prime dosi arrivate al Pio Albergo Trivulzio – Sono arrivate a bordo di un’automedica, scortata da una volante, le 50 dosi di vaccino anti-Covid all’istituto milanese per la terza età Pio Albergo Trivulzio, tra le realtà lombarde che partecipano al Vaccine Day europeo. Intorno alle 13 cominceranno le prime somministrazioni. Nella giornata di oggi riceveranno il vaccino 12 ospiti della struttura per anziani, che la scorsa primavera è stata colpita da un’ondata di contagi e morti da coronavirus con oltre 400 morti in 4 mesi nelle tre sedi della struttura.
11.38 – Napoli, primo vaccinato al Cotugno – L’infettivologo Rodolfo Punzi è il primo dei vaccinati stamane nell’ospedale Cotugno, tra i luoghi simbolo in città della lotta al Covid e presidio vaccinale per tutta l’Azienda ospedaliera dei Colli. Stamane, prima del via alle somministrazioni, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha incontrato i sanitari prenotati per ricevere il vaccino Pfizer-Biontech. Le operazioni proseguono nei cinque box allestiti in una tenda all’esterno del Cotugno.
11.26 – Primo vaccinato a Catanzaro – Si chiama Francesco Cristiano ed è un infermiere: é lui primo tra il personale sanitario a cui è stato somministrato il vaccino Pfizer-Biontech contro il Covid-19 a Catanzaro nel giorno del V-day, all’interno del polo vaccinale del Policlinico Universitario Mater Domini.
11.16 – Partite prime dosi per Codogno – È partita dal piazzale dell’ospedale Niguarda la prima automedica con le dosi di vaccino per Codogno, luogo simbolo pandemia, perché qui è stato diagnosticato il primo caso di Coronavirus italiano. Dopo una breve cerimonia, le automediche da Niguarda sono partite verso i 13 hub della regione in cui vengono somministrate queste prime dosi di vaccino, dagli Spedali civili di Brescia, all’ospedale di Circolo di Varese, dal San Matteo di Pavia, all’ospedale di Alzano, al Giovanni XXIII di Bergamo.
11.06 – Lombardia, via alla campagna – “Non è l’inizio del liberi tutti, ma ci fa guardare con più speranza al futuro “: lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana inaugurando all’ospedale di Niguarda la campagna vaccinale contro il covid . Quella di oggi per Fontana è una “giornata fondamentale da cui parte il percorso verso normalità”
10.57 – Vaticano: “Sia disponibile per tutti” – “E’ una luce che si accende in un tunnel finora molto buio ma chiede nello stesso tempo una grande responsabilità: affinché il vaccino sia davvero un atto d’amore, come il Papa ha sottolineato, deve essere disponibile per tutti e in tutti i Paesi”. Lo dice all’Ansa mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Alla domanda se intende vaccinarsi, Paglia ha risposto: “senza dubbio” ma “nel rispetto dell’ordine dato dalle autorità”.
10.48 – Sicilia, primo medico vaccinato – “Chi ha vissuto sulla propria pelle e ha visto con i propri occhi la drammatica straordinarietà di questa malattia non può e non deve temere il prodotto della scienza”. Così il responsabile del pronto soccorso del Civico di Palermo, Massimo Geraci, 52 anni, il primo medico a essere vaccinato oggi in Sicilia nel V-Day, commenta sulla prima pagina del quotidiano “La Sicilia” la partenza della campagna vaccinale contro il virus.
10.39 – L’operatore: “Spero di essere un esempio” – “Mi sento emozionato, e benissimo fisicamente”. Così l’operatore sociosanitario Omar Altobelli, unico uomo a essere vaccinato per primo tra i primi cinque stamane allo Spallanzani. “Il vaccino l’ho fatto per tutelarmi perché se sto bene io posso stare sicuro che anche chi mi è vicino sta bene. Speriamo di essere stati di esempio per tutti quanti”, ha detto intervistato da Sky Tg24. “Ora affrontare i pazienti Covid sarà diverso. Inizia oggi sicuramente un messaggio di speranza e fiducia nella scienza da oggi c’è il vaccino, si guarda al futuro in maniera molto più positiva, positiva in senso buono”.
10.28 – Tutto pronto anche a Milano – Sono arrivati questa mattina alle 8 in punto all’ospedale Niguarda di Milano i 324 flaconi di vaccino destinati agli ospedali Lombardi e pronti a partire sulle auto mediche disposte nel piazzale del nosocomio Lombardo: 720 dosi saranno destinate al Niguarda, 200 all’ospedale Sacco e 50 circa al Pio Albergo Trivulzio. Oggi si vaccineranno simbolicamente alcuni operatori sanitari e personaggi simbolo della lotta al Virus come Fabrizio Pregliasco e Massimo Galli, mentre tra domani e dopodomani- dice ancora Medaglia – saranno effettuate 1000 vaccinazioni circa.
10.21 – Prima vaccinata in Liguria – E’ stata appena vaccinata contro il Covid19 Gloria Capriata, l’infermiera della Rianimazione Ospedale Policlinico San Martino, testimonial della campagna vaccinale di Regione Liguria. Gloria ha 48 anni: genovese doc, lavora all’Ospedale Policlinico San Martino da quando aveva 19 anni. A pungerla un’altra donna, Anna Maria Di Bella, 60 anni.
09.35 – Gentiloni: “Grazie alla ricerca” – “Un giorno di speranza, un grazie alla ricerca. Ma l’arrivo dei vaccini è solo il primo passo. La svolta saranno le vaccinazioni. Di tutti, nel mondo intero.”. Lo scrive su Twitter il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni.
09.27 – Oggi nel Lazio in tutto 130 vaccinati – Con Alessandra Vergari e Alessandra D’Abramo, due dottoresse, salgono a 5 i medici ed il personale sanitario vaccinati fino ad ora allo Spallanzani. “Oggi verranno vaccinate altre persone, in tutto 130 – ha detto il direttore sanitario Francesco Vaia – che poi diventeranno i ‘vaccinatori’ di tutta la regione”.
09.21 – Dosi arrivate anche nelle Marche – Le 200 dosi di vaccino anti covid della Pfizer sono arrivate nelle Marche e sono state distribuite con una staffetta della polizia stradale nei punti di vaccinazione individuati nella regione, tra ospedali e residenze per anziani.
09.04 – Via alla campagna in tutta Europa – E’ il premier ceco Andrej Babis tra i primissimi a ricevere il vaccino contro il covid-19 in Europa nel Vax Day, giornata altamente simbolica per l’intero continente in lotta contro il coronavirus. Con Babis questa mattina a Praga è stato vaccinato anche il 95nne e Emilie Repikova. E’ attesa a breve anche in Spagna l’inizio ella somministrazione dpresso una residenza per anziani a Guadalajara in Castilla-La Mancha.
08.58 – Infermiera di Firenze è prima vaccinata in Toscana – E’ un’infermiera anti-Covid dell’ospedale fiorentino di Careggi, Simona Bausi, 50 anni, la prima vaccinata contro il Coronavirus in Toscana. “Tanto orgoglio e tanta speranza che ci si faccia a uscire da questo periodo buio – ha detto -. Vaccinarsi mi sembra la cosa da fare in questo momento. C’è un pò di ansia, ma soprattutto speranza per questo vaccino. Spero di fare un ‘vagonè di anticorpì”.
08.34 – A Bari arrivate le dosi per la Puglia – Il mezzo con le 505 dosi di vaccino Covid destinati alla Puglia è arrivato nel Policlinico di Bari. Le fiale sono state prese in consegna dalla dottoressa Maria Dell’Aera, responsabile della farmacia ospedaliera, che le ha suddivise nei contenitori termici destinati ai punti di vaccinazione delle 6 province pugliesi.
08.31 – In Toscana consegnate le prime 620 dosi – Consegnate, in perfetto orario, all’ospedale fiorentino di Careggi le prime 620 dosi di vaccino anticovid destinate alla Toscana. Le fiale sono state simbolicamente consegnate, presso la farmacia di Careggi, alla presenza, nelle mani del presidente della Toscana Eugenio Giani e del sindaco di Firenze Dario Nardella. In Toscana, secondo quanto appreso, i vaccini sono arrivati ieri sera all’aeroporto di Peretola, con un volo da Roma.
08.06 – A Perugia le prime dosi per l’Umbria – Sono arrivate in Umbria le prime dosi di vaccino anti Covid, prodotte da Pfizer. A portarle a Perugia i militari del reggimento logistico Folgore dell’Esercito.
08.03 – Arrivate a Torino le prime dosi per il Piemonte – Sono arrivate all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, a bordo di una Jeep Grand Cherokee dei carabinieri, le 910 dosi di vaccino anti Covid destinate al Piemonte per il Vaccine Day. Sono destinate agli operatori del servizio sanitario regionale e al personale e agli ospiti delle Rsa. Dieci i punti di somministrazione. Ad attendere le dosi l’infettivollogo Giovanni Perri, il primo a sottoporsi alla vaccinazione in Piemonte.
07.50 – I PRIMI TRE VACCINATI IN ITALIA – La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli, alle ore 7,20 sono stati i primi in Italia a ricevere il vaccino anti Covid-19 stamane all’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma.