Serenissima Ristorazione spa ed Euroristorazione srl si sono aggiudicate la fornitura dopo che nel luglio 2019 la Regione era stata costretta a rivedere il bando. L'authority anticorruzione aveva infatti evidenziato una violazione dei principi della libera concorrenza. Il gruppo vicentino si è aggiudicato cinque lotti per 80 milioni di euro più Iva
Il gruppo vicentino Serenissima Ristorazione è davvero invincibile negli appalti per la fornitura di pasti agli ospedali del Veneto. Quasi due anni fa il Consiglio di Stato aveva annullato l’assegnazione del servizio all’azienda e l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) aveva confermato che erano stati violati i principi della libera concorrenza. Nell’estate 2019 ne era nato un putiferio politico, anche perché la giunta leghista di Luca Zaia si era arroccata a difesa delle procedure seguite. Il bando è stato ripetuto, con altre regole e una tempistica ridotta a soli quattro anni (anziché sette), ma a vincere è stato ancora il gruppo di Mario Puntin, seppur con due società diverse (Serenissima Ristorazione spa ed Euroristorazione srl). E così si è aggiudicato cinque lotti di un appalto che complessivamente arriva a 80 milioni di euro più Iva.
La delibera della commissione è del 24 dicembre e conferma quanto a settembre era già stato stabilito dopo lo screening delle proposte pervenute per cinque dei 6 lotti, che avevano una base d’asta complessiva di 110 milioni di euro. Il primo lotto, che riguarda gli ospedali del Bellunese, non aveva ricevuto offerte. Negli altri cinque, ecco le aggiudicazioni: Serenissima ha vinto i lotti 3 (Aulss 3 di Venezia) per 16,6 milioni di euro, 4 (Aulss 5 del Polesine) per 15,1 milioni di euro e 5 (Aulss 6 Euganea di Padova) per 17,2 milioni di euro; Euroristorazione i lotti 2 (Aulss 2 Marca Trevigiana) per 17,2 milioni di euro e 6 (Aulss 7 Pedemontana dell’Alto Vicentino) per 13,9 milioni di euro. E così ancora una volta il gruppo Puntin fa il pigliatutto.
Le condizioni di gara erano state in parte mutate a luglio 2019 per non favorire la società che può beneficiare di un punto cottura a Boara Pisani, costruito in project financing quando in Regione Veneto c’era Giancarlo Galan. Nel 2010 a Forza Italia è subentrata la Lega nel comando regionale, ma il risultato è rimasto lo stesso, anche se le censure del Consiglio di Stato e di Anac puntavano a eliminare il monopolio sugli ospedali del Veneto. La sentenza dei giudici amministrativi era nata da un ricorso presentato da Dussmann Service, società italiana di un gruppo tedesco che aveva adombrato l’esistenza di favoritismi e di violazione del diritto di concorrenza.
Alla fine cambia l’ordine dei fattori, non il risultato, anche se Anac aveva fatto inserire un “vincolo di aggiudicazione per un massimo di tre lotti”, così da impedire le concentrazioni. Serenissima Ristorazione ha ottenuto 100 punti su 100 a Rovigo (unica concorrente) e Padova (unica concorrente), 95 a Venezia (seguita da All Food con 83,87, Camst 83,48 e Dussmann 69,59). Euroristorazione, che è controllata all’81 per cento da Vegra Camin, a sua volta una controllata di Serenissima, ha ottenuto 100 punti su 100 a Treviso (seguita da Camst con 90,89 e Dussmann 75,05) e 97,92 punti nell’Alto Vicentino (All Food 78,82 e Dussmann 71,24). I risultati sono diventati ufficiali dopo la verifica sulla congruità delle offerte. Dussmann Service nel ricorso ad Anac del 2018 aveva denunciato: “Serenissima detiene il 90 per cento del mercato delle mense ospedaliere nella Regione Veneto. E’ un dato anomalo”. I prezzi di aggiudicazione dei pasti per i pazienti negli ospedali vanno da 0,75 a 0,78 euro per ogni colazione, da 5,63 a 5,78 euro per il pranzo, da 5,24 a 5,38 euro per la cena, mentre i pasti per i dipendenti costano da 5,30 a 5,45 euro a seconda dei diversi ospedali.
(Foto d’archivio)