Dopo la grande nevicata di questi giorni pare che Franceschini, Boccia e Speranza abbiano chiesto al premier Giuseppe Conte una riunione urgente per emanare nuovi provvedimenti contro gli assembramenti davanti alle finestre per fotografare le strade innevate. Sembrerebbe che il nuovo provvedimento consentirà solo un pupazzo di neve a famiglia con apposita autocertificazione.
Scherzi a parte, ed è bene sottolinearlo onde evitare che qualcuno ci creda, la gestione di questa pandemia è la fotocopia esatta dello stato della classe politica che ci governa e dei due maggiori partiti che compongono il governo Conte.
Un premier, che come direbbero i grillini, non è eletto da nessuno e che quindi non avrebbe una legittimazione del popolo. Ma, ben sapendo che al contrario dell’ipocrisia grillina, Conte è legittimato dalla Costituzione il problema è un altro.
Conte, narcisista fiero e convinto, appare sempre più orientato a fare un proprio partito. Lo ha rilevato ieri Goffredo Bettini in un’intervista alla Stampa. Ma non basta Dario Franceschini, quello che alle ultime elezioni ha perso nel proprio collegio elettorale, ha proclamato Conte il futuro candidato premier anche per il Pd. Con buona pace delle vecchie regole del Partito democratico e dei suoi militanti ed elettori.
Insomma, un Pd ormai alla deriva del vuoto cosmico del grillismo. Un partito sempre più formato da personaggi senza alcuna rappresentanza democratica che cercano con bramosia di conservare le proprie poltrone di governo.
Un Pd che non ha una linea politica chiara. Che non riesce ad avere una visione reale del Paese e che è costretto ad inseguire un premier per caso con idee e programmi inesistenti ma utili – a mio parere – solo ai propri fini politici. Un Pd che sembra non avere più neanche un proprio dibattito interno e democratico. Andato via il cattivo Renzi tutto si è fermato.
Nessuna discussione reale di quello che il governo sta portando avanti in maniera solitaria. Scelte e decisioni importanti calate dall’alto o già indicate dai suoi alfieri.
Un Pd dove il proprio leader è completamente assente ed inesistente. Un Pd dove sul territorio è completamente scomparso. Un Pd che non ha il coraggio di mettere un freno all’egocentrismo e alla fame di potere del miracolato Conte e non ha soprattutto l’autorevolezza per farlo.
Questo il quadro Pd. I 5Stelle, miracolati del posto fisso, per non perdere la poltrona hanno già dimostrato di poter essere alleati sia con la Lega e sia con il vecchio odiato Pd e Renzi. Hanno votato con Salvini i decreti sicurezza e con il Pd li hanno tolti. Insomma non hanno una coerenza politica da seguire e soprattutto un ideale da perseguire.
Volevano aprire il Parlamento come una scatola di tonno ed invece sono diventati l’emblema della casta. Di Maio diventato il perfetto democristiano, utile per tutte le stagioni.
Per questo motivo non voteranno mai per perdere la loro poltrona prima del tempo.
E poi infine c’è Italia Viva e il suo leader Renzi. Un nuovo partito nato subito dopo il via libera al secondo governo Conte. Voluto dal senatore di Firenze per evitare che Salvini potesse prendere pieni poteri e portasse l’Italia verso alleanze antieuropeiste e filo russe. Il tutto mettendo da parte offese e insulti ricevuti negli anni da parte dei grillini.
Questa la situazione politica reale. E veniamo alla situazione relativa all’emergenza sanitaria. Una situazione difficile per ogni Paese ma con mille modi per essere gestita.
Per prima cosa evitiamo paragoni con altri Stati perché sarebbero sempre parziali e privi di contestualizzazioni simili. L’Italia è arrivata all’emergenza con un sistema sanitario vecchio, obsoleto e non funzionale. Il tutto con un piano pandemico fermo al 2006. I maggiori esponenti dei principali partiti, vedi Zingaretti e Salvini hanno completamente sottovalutato il problema. Stessa cosa molti esperti. Il governo oltre a chiudere tutto per la prima ondata non poteva fare. Poi, però, sono arrivati i grandi sbagli e si è vista la poca capacità organizzativa e la poca lungimiranza. Saltiamo fino ad arrivare ad oggi. Il vaccino è pronto alla distribuzione. Il tutto mentre l’Italia è bloccata ancora una volta e le attività sono chiuse. Renzi lo ha detto mille volte e oggi presenterà la proposta di Italia viva per il Recovery plan.
Proposte concrete non commissari straordinari al posto dei ministri.
Ma oltre a questo troppi sono ancora i problemi da risolvere. Innanzitutto non si capisce in quale maniera avverrà la vaccinazione e i suoi tempi. Ben sapendo che ogni giorno perso sarà un danno enorme alla collettività. Chi e come si potrà vaccinare? E soprattutto, avendo il governo (sempre una parte) deciso che il vaccino è facoltativo e non obbligatorio, come si potrà avere una vaccinazione veloce e mirata della popolazione? Perché se è vero che per tutelare la nostra salute e quella degli altri siamo costretti a stare in casa, a chiudere le nostre attività, a non vedere i nostri amici, a non poterci divertire legittimamente, per quale motivo il vaccino non deve essere obbligatorio?
Per quanto altro tempo ancora vorremmo stare in casa ed impedire ai cittadini di poter lavorare tranquillamente e ritornare alla normalità? Non vorrei credere che il problema sia di certi grillini della prima ora, vecchi sostenitori dei no vax.
Insomma il governo deve essere capace di decidere e in fretta. Altrimenti è bene che venga sostituito anche con il voto. Ma sappiamo benissimo che altre maggioranze in Parlamento si potranno trovare. Ed è forse l’occasione giusta per un vero governo di unità nazionale che faccia in fretta e bene per le sorti del Paese. Dove non ci saranno più comunicazioni di Palazzo Chigi stile Grande Fratello, dove non ci sarà un premier che vuole accentrare sempre più potere, dove non ci saranno ministri che non rappresentano neanche un condominio e dove magari ci sarà la competenza al posto dell’ottusità.
Il vaccino è la soluzione alla pandemia ma servono veri politici per risolverla.
Andrea Viola
Italia Viva Sardegna, avvocato e consigliere comunale
Politica - 28 Dicembre 2020
La pessima gestione della pandemia è la fotocopia della classe politica che governa
Dopo la grande nevicata di questi giorni pare che Franceschini, Boccia e Speranza abbiano chiesto al premier Giuseppe Conte una riunione urgente per emanare nuovi provvedimenti contro gli assembramenti davanti alle finestre per fotografare le strade innevate. Sembrerebbe che il nuovo provvedimento consentirà solo un pupazzo di neve a famiglia con apposita autocertificazione.
Scherzi a parte, ed è bene sottolinearlo onde evitare che qualcuno ci creda, la gestione di questa pandemia è la fotocopia esatta dello stato della classe politica che ci governa e dei due maggiori partiti che compongono il governo Conte.
Un premier, che come direbbero i grillini, non è eletto da nessuno e che quindi non avrebbe una legittimazione del popolo. Ma, ben sapendo che al contrario dell’ipocrisia grillina, Conte è legittimato dalla Costituzione il problema è un altro.
Conte, narcisista fiero e convinto, appare sempre più orientato a fare un proprio partito. Lo ha rilevato ieri Goffredo Bettini in un’intervista alla Stampa. Ma non basta Dario Franceschini, quello che alle ultime elezioni ha perso nel proprio collegio elettorale, ha proclamato Conte il futuro candidato premier anche per il Pd. Con buona pace delle vecchie regole del Partito democratico e dei suoi militanti ed elettori.
Insomma, un Pd ormai alla deriva del vuoto cosmico del grillismo. Un partito sempre più formato da personaggi senza alcuna rappresentanza democratica che cercano con bramosia di conservare le proprie poltrone di governo.
Un Pd che non ha una linea politica chiara. Che non riesce ad avere una visione reale del Paese e che è costretto ad inseguire un premier per caso con idee e programmi inesistenti ma utili – a mio parere – solo ai propri fini politici. Un Pd che sembra non avere più neanche un proprio dibattito interno e democratico. Andato via il cattivo Renzi tutto si è fermato.
Nessuna discussione reale di quello che il governo sta portando avanti in maniera solitaria. Scelte e decisioni importanti calate dall’alto o già indicate dai suoi alfieri.
Un Pd dove il proprio leader è completamente assente ed inesistente. Un Pd dove sul territorio è completamente scomparso. Un Pd che non ha il coraggio di mettere un freno all’egocentrismo e alla fame di potere del miracolato Conte e non ha soprattutto l’autorevolezza per farlo.
Questo il quadro Pd. I 5Stelle, miracolati del posto fisso, per non perdere la poltrona hanno già dimostrato di poter essere alleati sia con la Lega e sia con il vecchio odiato Pd e Renzi. Hanno votato con Salvini i decreti sicurezza e con il Pd li hanno tolti. Insomma non hanno una coerenza politica da seguire e soprattutto un ideale da perseguire.
Volevano aprire il Parlamento come una scatola di tonno ed invece sono diventati l’emblema della casta. Di Maio diventato il perfetto democristiano, utile per tutte le stagioni.
Per questo motivo non voteranno mai per perdere la loro poltrona prima del tempo.
E poi infine c’è Italia Viva e il suo leader Renzi. Un nuovo partito nato subito dopo il via libera al secondo governo Conte. Voluto dal senatore di Firenze per evitare che Salvini potesse prendere pieni poteri e portasse l’Italia verso alleanze antieuropeiste e filo russe. Il tutto mettendo da parte offese e insulti ricevuti negli anni da parte dei grillini.
Questa la situazione politica reale. E veniamo alla situazione relativa all’emergenza sanitaria. Una situazione difficile per ogni Paese ma con mille modi per essere gestita.
Per prima cosa evitiamo paragoni con altri Stati perché sarebbero sempre parziali e privi di contestualizzazioni simili. L’Italia è arrivata all’emergenza con un sistema sanitario vecchio, obsoleto e non funzionale. Il tutto con un piano pandemico fermo al 2006. I maggiori esponenti dei principali partiti, vedi Zingaretti e Salvini hanno completamente sottovalutato il problema. Stessa cosa molti esperti. Il governo oltre a chiudere tutto per la prima ondata non poteva fare. Poi, però, sono arrivati i grandi sbagli e si è vista la poca capacità organizzativa e la poca lungimiranza. Saltiamo fino ad arrivare ad oggi. Il vaccino è pronto alla distribuzione. Il tutto mentre l’Italia è bloccata ancora una volta e le attività sono chiuse. Renzi lo ha detto mille volte e oggi presenterà la proposta di Italia viva per il Recovery plan.
Proposte concrete non commissari straordinari al posto dei ministri.
Ma oltre a questo troppi sono ancora i problemi da risolvere. Innanzitutto non si capisce in quale maniera avverrà la vaccinazione e i suoi tempi. Ben sapendo che ogni giorno perso sarà un danno enorme alla collettività. Chi e come si potrà vaccinare? E soprattutto, avendo il governo (sempre una parte) deciso che il vaccino è facoltativo e non obbligatorio, come si potrà avere una vaccinazione veloce e mirata della popolazione? Perché se è vero che per tutelare la nostra salute e quella degli altri siamo costretti a stare in casa, a chiudere le nostre attività, a non vedere i nostri amici, a non poterci divertire legittimamente, per quale motivo il vaccino non deve essere obbligatorio?
Per quanto altro tempo ancora vorremmo stare in casa ed impedire ai cittadini di poter lavorare tranquillamente e ritornare alla normalità? Non vorrei credere che il problema sia di certi grillini della prima ora, vecchi sostenitori dei no vax.
Insomma il governo deve essere capace di decidere e in fretta. Altrimenti è bene che venga sostituito anche con il voto. Ma sappiamo benissimo che altre maggioranze in Parlamento si potranno trovare. Ed è forse l’occasione giusta per un vero governo di unità nazionale che faccia in fretta e bene per le sorti del Paese. Dove non ci saranno più comunicazioni di Palazzo Chigi stile Grande Fratello, dove non ci sarà un premier che vuole accentrare sempre più potere, dove non ci saranno ministri che non rappresentano neanche un condominio e dove magari ci sarà la competenza al posto dell’ottusità.
Il vaccino è la soluzione alla pandemia ma servono veri politici per risolverla.
Lady Etruria
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Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Disagi in vista oggi in Lombardia per chi si sposta in treno. Dalle 3 di mercoledì 5 febbraio 2025 alle 2 di giovedì 6 il sindacato Orsa ha proclamato una giornata di sciopero che potrà generare ripercussioni al servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza di Trenord. Viaggeranno i treni con partenza prevista dopo le 6 e dopo le 18, con arrivo previsto entro le 9 ed entro le 21.
Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio.
Disagi in vista anche per chi viaggia in aereo con lo sciopero del personale delle aziende di handling associate a Assohandlers indetto dalla Flai Trasporti e Servizi.
Cagliari, 04 feb. - (Adnkronos) - È morto il principe Karim Aga Khan, fu lui il 14 marzo del 1962 a fondare il Consorzio Costa Smeralda e portare al centro del mondo un angolo di Sardegna. "Non abbiamo parole. Solo una: grazie", è il commento ufficiale del Consorzio. L'annuncio ufficiale della scomparsa arriva dall'Aga Khan Development Network. "Sua Altezza il principe Karim Al-Hussaini, Aga Khan IV, 49° Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e diretto discendente del profeta Maometto (pace sia con lui), è deceduto pacificamente a Lisbona il 4 febbraio 2025, all'età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia". A breve è previsto l'annuncio del suo successore.
"I leader e lo staff dell'Aga Khan Development Network porgono le nostre condoglianze alla famiglia di Sua Altezza e alla comunità ismailita di tutto il mondo - si legge in una nota -. Mentre onoriamo l'eredità del nostro fondatore, il principe Karim Aga Khan, continuiamo a lavorare con i nostri partner per migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in tutto il mondo, come lui desiderava, indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o origini".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - "La presidente del Consiglio riferisca in Parlamento sulla vicenda Almasri. Prima lo farà, prima potrà occuparsi dei gravi problemi del Paese e tentare qualche soluzione alla crisi industriale, al Pil che ristagna, alla sanità ormai alla deriva. Perda meno tempo nella comunicazione social e ne trovi per cose più gravi e urgenti. Chi la segue nei suoi video e poi legge la bolletta della luce e del gas comincia a chiedersi come mai tanta distanza fra la realtà e la rappresentazione che ne dà Meloni. Sulla vicenda Almasri ci metta la faccia, ma in Parlamento e non su X o Instagram. Solo così potrà chiudere una vicenda gestita male e conclusa peggio". Lo dice Daniela Ruffino di Azione.
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Fdi e Lega all'attacco del Pd sull'inchiesta campana sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che vede coinvolto il tesoriere regionale dem, Nicola Salvati, già sospeso ieri dal partito. "Siamo sconcertati da queste notizie che coinvolgono i 'buoni e generosi' del Pd. Se le accuse fossero confermate sarebbe gravissimo", attacca direttamente Matteo Salvini via social. Anche la premier Giorgia Meloni dedica un post alla vicenda sottolineando come l'inchiesta campana confermi "ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli". La premier garantisce: "Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità".
Non tarda la replica dei dem che, dopo aver sospeso ieri Salvati, oggi hanno incaricato il tesoriere nazionale del Pd, Michele Fina, di assumere la gestione della tesoreria regionale. "Quanto al merito della vicenda, oltre ad averlo rimosso dall'incarico di tesoriere, dopo un secondo lo abbiamo immediatamente sospeso in via cautelare dall'anagrafe degli iscritti del Pd -sottolinea lo stesso Fina-. E' giusto il caso di osservare che una ministra della Repubblica, rinviata a giudizio per falso in bilancio e sotto indagine per truffa ai danni dello Stato, siede ancora tranquillamente al suo posto. Prego di notare le differenze".
Nella vicenda intervengono anche i 5 Stelle. Il capogruppo Riccardo Ricciardi va giù duro: "Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza. Ci auguriamo che chi vuole sottoscrivere un accordo con i 5 stelle faccia una pulizia totale in casa propria". Una 'pulizia' che in Campania la stessa Elly Schlein ha come obiettivo. Giuseppe Conte ricorda come "l'etica pubblica è fondamentale" per i 5 Stelle ma è su Meloni che il leader M5S batte, anche su questa vicenda. E a stretto giro ribatte via social al post della premier. "Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l’'immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità'? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti a eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali? Per farti tornare alla realtà ti allego due immagini: in una il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell'altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d'Italia".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni continua a fuggire dal parlamento preferendo parlare continuamente sui social, quasi fosse una influencer e non la Presidente del Consiglio. Manda i due ministri, Nordio e Piantedosi, che avevano fatto saltare la precedente informativa con una motivazione menzognera: siccome c'era il segreto istruttorio e per rispetto delle indagini, non avrebbero potuto partecipare. Mentivano sapendo di mentire". Così Angelo Bonelli, parlamentare di AVS e portavoce di Europa Verde.
"Perché la Legge Costituzionale n°1 del 16 gennaio 1989, all'articolo 6, stabilisce in modo inequivocabile che il procuratore invia la denuncia al tribunale dei ministri senza svolgere alcuna indagine. È quindi evidente che gli interessati sapevano che non ci sono indagini e che non c'è alcun segreto istruttorio da rispettare. Infatti, domani i ministri Piantedosi e Nordio si presentano a Montecitorio per l'informativa. Si presentano per non far venire la premier Meloni: colei che ha accusato l'opposizione, in particolar modo Alleanza Verdi e Sinistra, di essere amici dei trafficanti di esseri umani".
"Ora l'Italia e l'opinione pubblica internazionale hanno la prova che lei è amica e complice dei trafficanti di esseri umani. Giorgia Meloni venga in Aula a spiegare perché! È ora di farla finita con il complottismo e il vittimismo da propaganda di Giorgia Meloni, che sparge sui social e nelle trasmissioni televisive amiche", conclude Bonelli.
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo Terminal Donato Bramante che, ci auguriamo, sarà pronto entro la seconda parte del 2025. Sarà una struttura completamente green che migliorerà l’esperienza dei crocieristi che vengono qui a Civitavecchia. Abbiamo inoltre completato l’impianto fotovoltaico del Terminal Vespucci, che quindi sarà interamente alimentato da energia rinnovabile. Stiamo lavorando sul rinnovamento del design del Terminal 10 per poi trasferirlo al 18 e che sarà dedicato alle navi boutique, a conferma della vocazione di Civitavecchia come hub europeo principale per questo genere di imbarcazioni". Ad affermarlo è John Portelli, Direttore Generale della Roma Cruise Terminal (Rct) alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – illustrando i molteplici interventi infrastrutturali che stanno rendendo il porto di Civitavecchia sempre più funzionale ed ecosostenibile.
"Ma ci sono altri progetti importanti che vedono il ripensamento di tutta l’area portuale di Civitavecchia – continua Portelli -, i nuovi varchi che saranno inaugurati nel 2025, il ponte che collegherà questa parte del porto con le banchine delle crociere. E poi, le nuove bitte di 300 tonnellate che sono piuttosto rare nei porti italiani e che sono fondamentali per dare flessibilità agli ormeggi, specialmente per le grandi navi che si fermano nel porto di Civitavecchia".
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Dopo aver superato la soglia dei 3 milioni di turisti in transito nel porto di Civitavecchia, l’anno scorso, traguardo mai raggiunto da nessun porto in Italia, oggi celebriamo il risultato di 3.459.000, un risultato importantissimo e straordinario, non solo su base nazionale, ma europeo e mondiale, visto che siamo secondi – e, ormai, di poco – solo a Barcellona, e contiamo di superarla in un paio d’anni, posizionandoci ormai tra i primi sei porti crocieristici al mondo". Ad affermarlo è Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – per illustrare i dati delle crociere del 2024 e le prospettive di sviluppo del traffico crocieristico.
"Un altro dato importante – continua Musolino – riguarda anche l’effetto che le crociere turnaround, cioè che partono e arrivano a Civitavecchia hanno prodotto sui servizi di ricettività della città. Il 79% degli operatori di bed and breakfast o di alberghi dichiara che senza le crociere il loro lavoro sarebbe fortemente penalizzato. Parliamo di ristoranti, parcheggi fuori dal porto un’industria che produce tanto lavoro in molti settori”. Un indotto che non favorisce solo Civitavecchia, ma di cui beneficia, ovviamente, oltre alla città di Roma, meta di riferimento per i turisti delle crociere, anche tutto il territorio laziale. “In questi anni, siamo riusciti a mandare oltre 20.000 persone in località come Viterbo e Bomarzo", conclude il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale.