I centri di assistenza fiscale (Caf) l’anno prossimo non avranno “sufficienti coperture finanziarie per erogare fondamentali servizi di assistenza fiscale ai cittadini, tra cui le dichiarazioni Isee a partire dal prossimo gennaio”. L’appello arriva dalla Consulta nazionale dei Caf, che si rivolge al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e al presidente dell’Inps Pasquale Tridico per segnalare come la Legge di Bilancio 2021 abbia “completamente omesso il tema delle risorse” per le loro strutture. Il decreto Rilancio aveva loro destinato 20 milioni per l’anno in corso, che ha visto aumentare i contribuenti che hanno chiesto aiuto per ottenere la certificazione Isee “necessaria all’ottenimento di misure di natura sociale, alcune delle quali legate proprio all’emergenza”.
In particolare “circa 18 milioni contribuenti si sono avvalsi dei servizi assicurati dai Caf per l’invio dei modelli 730/20, mentre 8 milioni di nuclei familiari si sono rivolti ai Centri di assistenza fiscale per ottenere la certificazione Isee”. Una necessità che non è destinata ad esaurirsi, anzi, visto che “nuovi provvedimenti collegati all’Isee sono stati inseriti in legge di Bilancio, aumentando prevedibilmente la richiesta di assistenza da parte dei cittadini. Tutto questo avviene in un quadro di grave crisi economica del Paese, a causa della pandemia di Covid-19, e in aggiunta a quanto già previsto dalle attuali norme, come la proroga del ‘tax credit vacanze’, o l’assegno unico alla famiglia”. Ma l’Isee è necessario anche per ottenere il reddito di cittadinanza e servirà per chiedere il cosiddetto “kit digitalizzazione”, il bonus per l’acquisto di un’auto elettrica, gli occhiali scontati, il rimborso degli affitti pagati dagli studenti universitari.
“Alle condizioni attuali, tuttavia, i CAF dovranno valutare come farvi fronte, nella necessità di contemperare l’attività crescente con l’incertezza della copertura finanziaria per l’intero anno”, scrive la Consulta, che sottolinea di avere ripetutamente e inutilmente sollecitato la Presidenza del Consiglio, i Ministri competenti e i vertici dell’INPS a prendere in considerazione le richieste dei Centri di assistenza fiscale.