Cultura

“Pronto? Poesia!”, arriva il primo call center poetico: “Un’iniziativa per stare vicino alle persone più fragili”. Ecco come funziona

Il servizio, ideato da Giulia Anania, cantautrice e paroliera, è rivolto sia a singoli cittadini che ad anziani isolati nelle residenze assistenziali sanitarie, donne nei centri antiviolenza, senzatetto e richiedenti asilo, raggiunti grazie alla collaborazione con associazioni attive nel sociale

di Gabriella Cantafio

“Da tempo cerco di portare la poesia in mezzo alla gente, in una dimensione pop mai scontata”, è quanto afferma Giulia Anania, cantautrice e paroliera, presentando il suo nuovo progetto “Pronto? Poesia!”, il primo call center poetico.

“Questa mia idea si è fortificata durante la pandemia, soprattutto in vista delle festività natalizie: tramite una poesia recitata al telefono intendo manifestare vicinanza alle persone più fragili che patiscono maggiormente la solitudine” racconta soffermandosi sulla valenza di un atto semplice e gentile che fa bene a chi lo riceve ma, allo stesso tempo, restituisce valore civile e sociale agli artisti.

Il servizio, infatti, è rivolto sia a singoli cittadini che ad anziani isolati nelle residenze assistenziali sanitarie, donne nei centri antiviolenza, senzatetto e richiedenti asilo, raggiunti grazie alla collaborazione con associazioni attive nel sociale.

A sposare subito il progetto è stata l’Associazione Culturale Muovileidee, rappresentata dalla project manager Maria Luisa Celani, ma anche il Municipio Roma VIII che ha erogato un contributo con cui sarà assicurato un compenso ad alcuni artisti, causa Covid, al momento impossibilitati a lavorare.

Hanno aderito cantanti, attori e scrittori, tra cui Erri De Luca, Matilda De Angelis, Donatella Di Pietrantonio, Paola Minaccioni, Francesco Montanari, Piotta, Vinicio Marchioni e altri, tutti uniti dal desiderio di “curare” con la propria arte.

“Con un immancabile omaggio alle Favole al telefono di Gianni Rodari, unendo l’esigenza umana di dare conforto alle persone e restituire dignità agli artisti, ho pensato di creare un call center poetico perché reputo la cultura un bene primario” prosegue Anania spiegando che tutto si è materializzato nel giro di pochi giorni. “Al Municipio – spiega – avevano già un numero attivo per sostegno sociale, non ho esitato a chiedere di attivare sulla stessa linea un servizio di assistenza poetica in determinati giorni”.

E così è stato: lunedì 28 e mercoledì 30 dicembre, dalle 14 alle 18, e martedì 29 e giovedì 31 dicembre dalle 9 alle 14, da tutta Italia si può contattare il numero 06.40060606 e un centralino inoltra la telefonata a uno di questi artisti pronto a dedicare una poesia o una canzone.

Si spazia dalla poesia popolare di Trilussa e i sonetti romaneschi di Belli a poetesse amate come Patrizia Cavalli e Wislawa Szymborska. Non mancano versi tratti dalla raccolta di poesie “L’amore è un accollo” di Giulia Anania, ma nemmeno canzoni suonate al telefono da stelle del jazz italiano come Susanna Stivali. Tutte poesie significative che aprono spiragli di speranza, trasmettendo una carica vitale che favorisce il confronto e affievolisce la distanza.

“Tanti non chiedono più come stai, non fanno telefonate, hanno dimenticato la valenza sentimentale del telefono. Proprio per questo l’ho scelto come strumento del mio progetto, consente anche di raggiungere chi non ha dimestichezza con la tecnologia” aggiunge la paroliera di cantanti come Emma, Paola Turci e Nek, che crede fortemente nella cura della parola, dalla più aulica alla più popolare.

Il progetto pilota è partito, il telefono è pronto a squillare, ma Giulia Anania è già orientata a far diventare “Pronto? Poesia!” un call center permanente, un podcast o addirittura un modello di comunicazione semplice, che trasmette calore alla gente e sostegno al settore dello spettacolo con minima spesa e massima poesia. Perché d’altronde, come sostiene lei stessa, tutti insieme componiamo una straordinaria poesia con le nostre storie.

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