È morta oggi, dopo aver contratto il coronavirus, Livia Giustolisi, giornalista, prima a Repubblica, poi ad Epoca e poi per 30 anni alla Rai dove ha lavorato tra l’altro anche all’ufficio stampa, motore del premio ‘Giustizia e Libertà’ intitolato al padre Franco, firma storica del giornalismo d’inchiesta, inviato speciale di Paese Sera, L’Ora di Palermo, Il Giorno, Tv7, L’Espresso, autore del saggio L’armadio della vergogna sulla stragi naziste in Italia.
Giustolisi, classe 1951, impegnata anche nel sindacato, custode della memoria del padre, è deceduta improvvisamente in conseguenza del Covid, per il quale era stata ricoverata pochi giorni fa pur in ottima salute. Oltre al premio per le migliori inchieste istituito nel 2015 con il patrocinio del Senato e per iniziativa del comune di Sant’Anna di Stazzema, nel 2016 è stato fondato anche l’Archivio Franco Giustolisi- Onlus.
Un messaggio di cordoglio è arrivato dalla vicepresidente del Senato, Anna Rossomando: “Livia Giustolisi era una giornalista appassionata, animatrice del premio dedicato al padre Franco. Perdiamo una professionista straordinaria che ho avuto modo di conoscere in questi anni. Rimane un patrimonio di giornalismo di grande importanza frutto del suo lavoro e della sua tenacia”.