“Per quanto tempo ancora potete chiamarti ‘ministra’? Dipende da Conte, se decide di rispondere positivamente alle questioni che abbiamo posto o se continua con supponenza e arroganza a non porsi il problema di non unire la coalizione che quest’anno ha visto anche Italia Viva impegnata a fare grandi sforzi per cercare di dare qualità nell’azione politica e nelle iniziative legislative”. Sono le parole della ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova, intervistata nella trasmissione “L’aria che tira” (La7), a proposito del nuovo ultimatum lanciato da Matteo Renzi a Giuseppe Conte con il contro-piano “Ciao” sull’utilizzo dei foni del Recovery Plan.
“Quel ‘Ciao’ non si trasformerà in un addio – continua Bellanova – se si ha la volontà di andare avanti per dare risposte al Paese e non di scegliere amici per coprire postazioni. Non si può pensare di sostituire le funzioni che la Costituzione assegna ai ministeri, alla Pubblica Amministrazione, alle Regioni con 6 esperti e 300 tecnici selezionati su base amicale. Non si è affrontato in Parlamento la Semplificazione e si pensa di sostituirlo con gli amici degli amici. Accontentarsi di una poltrona non appartiene a noi e questo sarebbe assolutamente imperdonabile. Il nostro obiettivo non è la crisi di governo, ma la qualità dei problemi che abbiamo posto merita un confronto politico che inviterei il presidente Conte a non derubricare”.