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Claudia Alivernini, la prima infermiera vaccinata insultata sui social: “Non mi aspettavo tanto odio, ma lo rifarei mille volte. Ho visto troppi morire di Covid”

I suoi social sono stati invasi da insulti di negazionisti e no-vax. Solidarietà da parte dei colleghi e dal direttore dello Spallanzani Francesco Vaia

“Vediamo quando muori“, hanno scritto sui social di Claudia Alivernini, la prima infermiera vaccinata contro il Covid-19 all’ospedale Spallanzani di Roma il 27 dicembre. Una valanga di insulti e minacce da part di negazionisti e no-vax, oltre a due profili falsi apparsi su Instagram. “Non mi aspettavo tanta cattiveria, un odio così grande, tanto veleno e rabbia”, ha detto la giovane di 29 anni al Messaggero – Ma lo rifarei subito, per tutti i miei colleghi che sono morti per aiutare gli altri, per tutti coloro che hanno perso la vita stroncati dal Covid e io ne ho visti tanti, troppi, di pazienti andare via”.

Di contro un’ondata di solidarietà si è alzata nei confronti dell’infermiera, sui social e da parte dei suoi colleghi. Anche il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, ha espresso il suo supporto alla giovane: “Ho incontrato stamattina Claudia per incoraggiarla dopo le varie fake news ed attacchi – ha scritto Vaia in un post su Facebook – Non ce n’è stato bisogno. Claudia sta bene, come tutti gli altri vaccinati, è di ottimo umore ed è sempre più convinta della sua scelta: atto d’amore per sé, per i suoi cari, per i pazienti, per il Paese”.