A quattro mesi dall’inaugurazione della “Radura della Memoria”, spazio temporaneo realizzato in attesa della costruzione del Memoriale definitivo in ricordo delle 43 vittime della strage del ponte Morandi del 14 agosto 2018, l’area del maxi-cantiere per il nuovo viadotto di Genova è lasciata in gran parte al degrado. “Siamo preoccupati perché non sembrano essere in grado di gestire questo spazio, transennato, circondato da macerie e rifiuti, con gli alberi in pessime condizioni – sfogano all’unisono la loro sensazione di abbandono gli abitanti dei comitati di quartiere – e non capiamo come (e con quali risorse) dovrebbero essere in grado di gestire un parco di 63 ettari, in un quartiere in ginocchio e carente nei servizi essenziali”.
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