E’ l’ora dei bilanci di fine anno per le borse di tutto il mondo. In Europa c’è poco da brindare. L’indice che raggruppa le principali 50 azioni europee (Eurostoxx50) si avvia ad archiviare il 2020 con un – 4%. Tra le principali l’unica piazza in positivo è stata Francoforte (+ 3,8%). Milano se l’è cavata con un meno 5%, poco meglio di Parigi (-6%) che però sarà aperta anche domani. Pessima le performances di Londra (- 12%) e di Madrid (- 14%). Tutt’altra musica dall’altra parte dell’Atlantico. Il Nasdaq chiude il 2020 con un rialzo di oltre il 40%, l’S&P500 con un + 15%, il DowJones con un più modesto rialzo del 6%. Anche in Asia è stato un anno positivo: Tokyo + 16%, Seul + 30%, Shanghai + 12%. Fa eccezione Hong Kong con un meno 3.7%.

A Piazza Affari sono andate bene soprattutto le piccole e medie aziende quotate sul segmento Star che ha guadagnato quasi il 14%. La capitalizzazione complessiva delle società quotate sulla borsa italiana si attesta a 607 miliardi di euro, pari al 37% del Pil, 50 miliardi in meno rispetto al 2019 e ben lontana dalla top ten delle borse globali. Nel complesso il valore degli scambi ha superato i 600 miliardi di euro con 87 milioni di compravendite di titoli. Intesa Sanpaolo è stata l’azione più scambiata del listino italiano nel 2020. Sono passati di mano titoli per quasi 66 miliardi di euro in 6 milioni di operazioni. Il giorno più intenso sul fronte degli scambi è stato il 12 marzo scorso quando sono passati di mano titoli per 6 miliardi di euro in una sola seduta.

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