Dai che ‘a nuttata sta passando. E quello che vogliamo sentirci dire per il nuovo anno. Ci vorrà uno sforzo sovrumano ma possiamo farcela. E per questo che Mario Punzo, inventore della Scuola Italiana di Comix, eccellenza nel mondo, per il nuovo calendario del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, già diventato un cult, ha voluto come protagonista, Ercole. Il semidio dalla forza impossibile (come quelle di cui si legge nei fumetti), il civilizzatore, con le sue 12 fatiche riviste in chiave cartoon surreale.

Eracle, Ercole in latino, che si abbatte com una furia contro creature che escono fuori dall’ordine, trasgrediscono i rapporti naturali tra l’uomo e gli animali, tra l’uomo e la natura. Uccide il leone di Nemea, nato dall’accoppiamento incestuoso fra la madre Echidna, metà donna e metà serpente, con uno dei suoi figli. Taglia la testa al toro di Creta che aveva avuto rapporti contro natura con la moglie di Minosse. Pulisce le gigantesche stalle del re Augia dall’ enorme quantità di sterco che aveva oscurato il cielo e attirato sciami di mosche…

Oggi le paure degli uomini sono diverse dall’antichità, non ci sono mostri da abbattere. Le battaglie del terzo millennio sono la pandemia, la salvaguardia del pianeta. Nasce da qui l’idea di un Ercole che compie imprese eroiche per salvare il pianeta dall’inquinamento, dallo scioglimento dei ghiacciai.
E così la battaglia contro l’inquinamento da plastica diventa Plasticidra, Ercole che si butta con corpo e anima nell’ Abisso Tossico e contro la desertificazione nell’Arida Lotta. Ercole che regge il mondo con una mano sola e promette: Sconfitti i detriti spaziali… uscimmo a riveder le stelle.
Ma un germoglio di speranza c’è: Nel nostro mondo camminiamo sopra l’inferno, guardando i fiori.

Il calendario è stato fortemente voluto da Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico. Ogni mese è rappresentato da imprese sovrannaturali in chiave contemporanea. Non sono semplici illustrazioni, ma esplorazioni parallele del mito di Ercole. Per ovvi motivi di distanziamento sociale non c’è stata presentazione ufficiale ma in compenso la monumentale facciata del Maan è stata “foderata” da 12 tavole, illuminate anche di notte, dalle dimensioni quasi gigantesche, in tema con il personaggio. Per un’arte accessibile a tutti. Ercole, il simbolo d’umanità che resiste (anche alla pandemia) e che cerca di trasmettere un mondo ancora vivibile alle future generazioni.

Pagina Facebook di Januaria Piromallo

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