In Croazia si continua a scavare tra le macerie di Petrinja, Sisak e di altre località colpite dal violento terremoto di ieri, 29 dicembre, alla ricerca di eventuali superstiti o ulteriori vittime. Il sisma di magnitudo 6.4 per il momento ha fatto sette morti e decine di feriti, di cui molti in condizioni gravi. Centinaia, invece, le case crollate. Stamani, il giorno dopo il sisma, nuove scosse di assestamento di magnitudo 4.8 e 4.7, hanno interessato la regione di Sisak e Petrinja, a sud est di Zagabria. Finora però non sono giunte notizie di ulteriori danni importanti o nuove vittime. Stanotte migliaia di persone per paura di nuovi crolli hanno dormito nelle auto o nelle strade, riscaldandosi con falò e riparandosi dal freddo con coperte e indumenti caldi.
Petrinja, la località più duramente colpita, è semidistrutta, ma danni notevoli hanno subito anche Sisak, capoluogo della regione interessata dal sisma, Glina e il villaggio di Majske Poljane. In queste località, ha fatto sapere il ministro dell’Istruzione Radovan Fuhs, circa 5mila studenti non potranno frequentare la scuola. La centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, non ha invece subito “alcun danno”, fa sapere il management di Nek in un comunicato, e nella serata del 30 dicembre sarà ricollegata alla rete nazionale. Per assistere la Croazia è stato attivato il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea. Oggi, la vicepresidente della Commissione, Dubravka Suica e il commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarcic sono arrivati a Zagabria, dove hanno incontrato il primo ministro croato Andrej Plenkovic per poi visitare insieme Petrinja, la città più colpita. Intanto l’Italia ha disposto l’invio in Croazia di 100 tende per fronteggiare l’emergenza.
Il primo ministro croato Andrej Plenkovic ha annunciato che sabato 2 gennaio 2021 in Croazia sarà lutto nazionale. Sempre Plenkovic ha dichiarato che “domani (31 dicembre ndr) 120 milioni di kune”, circa 16 milioni di euro, “saranno indirizzati alle contee colpite” dal terremoto. “Non è tutto, ovviamente – le sue parole, rilanciate dall’account Twitter ufficiale della Croazia – ma è quello che possiamo fare subito. Inoltre, sono stati attivati meccanismi di assistenza internazionale”. “Tutti i pazienti dell’ospedale di Petrinja e la maggior parte dell’ospedale Sisak sono stati evacuati – aggiunge -. Allo stesso tempo, stiamo lavorando per far sì che tutti coloro che hanno perso la loro casa abbiano un tetto sopra la testa questa notte, ma ci sono anche quelli che non vogliono lasciare le vicinanze della loro casa e stiamo cercando soluzioni alternative per loro”. Intanto il governo ha abolito il divieto di viaggio tra Paesi, che era stato previsto nelle vacanze a causa del coronavirus, ma Plenkovic ha fatto appello perché le altre misure anticontagio siano rispettate. “Stiamo ancora lottato contro il Covid-19, non sarebbe un bene allentare ora”, ha affermato in una riunione del governo.