L’Unione Europea ha deciso: 17 degli stati membri (Belgio, Croazia, Grecia, Paesi Bassi, Slovenia, Finlandia, Francia, Estonia, Malta, Portogallo, Slovacchia, Cipro, Germania, Italia, Spagna, Austria e Romania) hanno firmato una dichiarazione congiunta atta a portare l’Europa all’avanguardia nella progettazione e produzione di semiconduttori. Gli investimenti dei prossimi 2-3 anni saranno fondamentali se indirizzati verso i giusti obiettivi e la dipendenza dalle altre aree macro-economiche sarà così ridotta.

L’obiettivo di questi sforzi è quello di permettere all’Europa di realizzare processori con bassi consumi, integrabili e “personalizzati”, per venire incontro alle esigenze più disparate. L’investimento che avverrà nei prossimi 2-3 anni sarà di ben 145 miliardi di euro.

Questa mossa, vista come essenziale per il futuro dell’Europa, permetterà di non essere interamente dipendenti dalle altre aree macro-economiche per quanto riguarda la creazione di processori, chip utilizzati al giorno d’oggi su una grande varietà di apparecchiature mediche, automobili, reti di telecomunicazione e molto altro ancora.

“Per garantire la sovranità tecnologica e la competitività dell’Europa, nonché la nostra capacità di affrontare le principali sfide ambientali e sociali e i nuovi mercati di massa emergenti, dobbiamo rafforzare la capacità dell’Europa di sviluppare la prossima generazione di processori e semiconduttori”, si legge nella dichiarazione sottoscritta in remoto dai Ministri dei governi delle 17 Nazioni coinvolte.

Immagine: Depositphotos

“Ciò comprende i chip e i sistemi embedded che offrono le migliori prestazioni per applicazioni specifiche in un’ampia gamma di settori, nonché una produzione all’avanguardia che avanza progressivamente verso i nodi a 2nm per la tecnologia dei processori. L’utilizzo della connettività, in cui l’Europa gode di una posizione di leadership a livello mondiale, come uno dei principali fattori d’uso per lo sviluppo di tale capacità, consente all’Europa di stabilire il giusto livello di ambizione. Ciò richiederà uno sforzo collettivo per mettere in comune gli investimenti e coordinare le azioni, sia da parte di soggetti pubblici che privati”.

Nonostante siano le aziende dell’Asia orientale come Samsung e TSMC ad essere leader mondiali nella produzione di chip, l’Europa ha comunque un ruolo importante in questo settore. ASML, un’azienda olandese, svolge un ruolo fondamentale nella fornitura delle macchine litografiche che sono alla base delle più avanzate tecnologie di produzione di chip odierne.

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