“Ridisegnare il Paese” con un nuovo modello sociale che possa “arginare le diseguaglianze”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, in un videomessaggio di fine anno pubblicato su Collettiva. Questo significa, dice: “Più legalità e contrasto alla corruzione e all’evasione fiscale, solidarietà e non più competizione o individualismo, un lavoro con più diritti e non precario. Ma anche sanità pubblica e non solitudine delle persone, istruzione, scuola, cultura, formazione e non povertà educativa. Noi come Cgil vogliamo essere utili a questo fine, vogliamo essere lo strumento”, ha detto ricordando come la pandemia abbia evidenziato “le diseguaglianze di un modello sociale ed economico sbagliato che in questi anni ha svalorizzato il lavoro a favore del mercato e del profitto. Noi questa logica, questa cultura – aggiunge Landini – la vogliamo cambiare”.
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