Pensando al concerto di Capodanno la mente va subito a Vienna e alla sua “Sala d’Oro” o al Gran Teatro La Fenice, ma quest’anno anche Trieste può dire la sua grazie al genio eccentrico di Paolo Rossi che nell’inedito ruolo di Direttore d’Orchestra “dirigerà” venerdì 1 gennaio alle 12.00 in diretta live streaming dal podio del triestino Teatro (Instabile) Miela un beneaugurante ‘delirio organizzato’ di inizio anno che, come d’uso per “Little King”, è destinato a mutare fino all’ultimo secondo.
Per ora è trapelato solamente qualche indizio a proposito di “32 dicembre. S-concerto di Capodanno“, titolo di questa eccentrica performance che proporrà un bizzarro “ponte Vienna -Trieste”, luogo dell’immaginario dove l’Adriatico incontra il Danubio “fiume che prende il nome dal celebre romanzo di Claudio Magris….”.
Alla sontuosa eleganza si contrappone l’irriverente disordine anarchico di un happening dove governa l’improvvisazione, il tutto con la complicità del regista e autore Massimo Navone alla guida di una rocambolesca performance che festeggia il 32 dicembre perché quest’anno il Capodanno, per come lo conosciamo, non potrà esistere: al suo posto uno sconcertante 32 dicembre, un disorientamento collettivo che si traduce nello “S-concerto” tra musica e parole,
Insomma, pare che il Miela di Trieste diverrà, per circa un’ora, il Musikverein di Vienna, o quasi, mentre un mix tra la band dei “Virtuosi del Carso” e la “Niente Band” prenderà il posto, o quasi, dei Wiener Philarmoniker. Possiamo sicuramente aspettarci una Radetzky Marsch come non l’abbiamo mai sentita (e come probabilmente Johan Strauss padre non l’avrebbe mai voluta sentire), a cui si affiancheranno personalissime rivisitazioni di capolavori di Enzo Jannacci – con un’esilarante versione country di “Ho visto un Re” – o di De Andrè con un inedito Suonatore Jones, fino a Gianmaria Testa e la sua “Dentro la maschera di Arlecchino”. Non potranno mancare alcuni interventi del più longevo e applaudito gruppo cabarettistico triestino, Pupkin Kabarett, il cui sodalizio con Rossi è ormai di lunga data, e che non desidera altro che fare gli auguri al pubblico dal palco del “Miela di Vienna” tentando in ogni modo di rovinare lo spettacolo.
Attualità, musica, resistenza attiva, rilancio e riflessione sul ruolo, anche sociale, dell’attore e del teatro tra stand up, commedia dell’arte e teatro-canzone: anche nell’inedito ruolo di “maestro concertatore” Paolo Rossi non perde la sua irriverenza sfuggendo ancora alle definizioni di genere, tra narrazioni poetiche e storie utopiche e fantasmagoriche che aiutano a resistere, a scegliere, a sperare. Dal podio Rossi dirigerà Stefano Bembi alla fisarmonica, Emanuele Dell’Aquila alla chitarra, Flavio Davanzo alla tromba, Riccardo Morpurgo al pianoforte e Alex Orciari al basso. Interventi a sorpresa a cura di Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi e Caterina Gabanella.
Al pubblico non resta che collegarsi, puntuale alle 12.00 del 1 gennaio ai canali social del Teatro Miela e passare parola agli amici che volessero iniziare bene l’anno con un evento unico, imperdibile, irripetibile e senza diritto di replica.