All’inizio di dicembre la sua agenzia aveva inviato un messaggio a tutti gli svedesi invitandoli a rinunciare agli spostamenti durante il periodo delle festività, per ridurre il rischio di contagi. Ma poi Dan Eliasson, capo dell’Agenzia svedese per la gestione delle emergenze, è stato fotografato all’aeroporto di Las Palmas, nell’isola della Gran Canaria. Dove ha trascorso il Natale. E si è giustificato dicendo che il viaggio si era reso necessario “per motivi familiari”.

La vicenda è stata riferita dalla Bbc online che spiega come Eliasson sia uno dei massimi responsabili per la lotta al Covid-19 nel Paese. Pressato dai media, ha detto di avere già “rinunciato a un sacco di viaggi durante la pandemia”. Ma voleva trascorrere il Natale con la figlia, che vive alle Canarie.

La Svezia ha registrato finora 437.000 contagi e 8.700 decessi. “Abbiamo fallito”, ha commentato il re Carlo XVI accusando il governo, che come è noto non ha mai imposto un lockdown. Allarmato dal recente aumento dei casi, il mese scorso il primo ministro Stefan Lofven – che ha accusato i funzionari della sanità svedese di avere sottovalutato la portata della seconda ondata – ha invitato i cittadini ad osservare una serie di misure, tra cui quella appunto di evitare le vacanze all’estero.

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